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Replica articolata / Bormio

Tangenzialina dell'Alute: "Il sindaco Cavazzi non dice la verità"

La dura presa di posizione dei componenti delle precedenti amministrazioni Occhi e Volpato dopo le affermazioni dell'attuale primo cittadino sul controverso progetto

Non ci stanno i componenti di maggioranza delle amministrazioni che, a Bormio, hanno preceduto quella attuale del sindaco Silvia Cavazzi, cioè quelle a guida Giuseppe Occhi e Roberto Volpato.

Dopo, infatti, che l'attuale primo cittadino ha tirato in ballo sul progetto ben cinque precedenti amministrazioni che, a suo dire, non si sarebbero mai opposte, ora i consiglieri di maggioranza ai tempi delle amministrazioni Occhi e Volpato fanno sentire la propria voce, con alcune precisazioni e sottolineando come le affermazioni del sindaco Cavazzi non corrispondano al vero.

La nota

Sino ad oggi ci eravamo imposti un rigoroso silenzio a fronte delle (reiterate) esternazioni della sindaca Cavazzi rispetto al contributo apportato dalle precedenti amministrazioni comunali al ben noto intervento della tangenzialina della Alute. Ora però - dopo aver sentito scandire i nostri nomi in consiglio comunale quasi fossimo dei malfattori da esporre al pubblico ludibrio ed aver letto sui giornali i successivi comunicati “informativi” della prima cittadina di Bormio sulle “responsabilità” in proposito delle amministrazioni che l’hanno preceduta - anche noi, componenti di passate compagini amministrative bormiesi, sentiamo la necessità di rivolgerci ai nostri concittadini per chiarire la nostra posizione in merito (dichiarandoci disponibili a fornire ulteriori precisazioni, con il supporto della relativa documentazione, a coloro che lo ritenessero di interesse).

Sostiene la sindaca (“La Provincia” del 20 luglio 2023) che sulla questione della tangenzialina si sono pronunciate “cinque diverse amministrazioni comunali a partire dal 2005” e che nessuna di queste avrebbe “mai sollevato obiezioni” con riguardo a questo progetto. L’affermazione è, oggettivamente, non rispondente al vero. Anzitutto perché a far tempo da 2005 ad oggi sono state sei (e non cinque) le amministrazioni comunali che si sono succedute e, tra esse, la dottoressa Cavazzi si è dimenticata di citare quella del Commissario prefettizio Luigi Scipioni che, guarda caso, fu proprio colui che collazionò in via pressochè definitiva il testo del Piano di Governo del Territorio di Bormio, recependo all’interno dello stesso il progetto della tangenzialina approntato dalla Regione Lombardia: Piano di Governo del Territorio che l’amministrazione Occhi si limitò, poi, a fare proprio, approvandolo così come lo aveva ricevuto “in eredità” al preciso fine di evitare ai propri cittadini conseguenze pregiudizievoli discendenti da eventuali ritardi nella sua formalizzazione (rispetto ai termini di scadenza fissati dalla normativa regionale), oltre che notevoli nuovi esborsi di denaro pubblico rivenienti dal rifacimento dell’intera procedura di formazione dello strumento urbanistico.

Dopo di che l’amministrazione Occhi ben si guardò dal dare concreto seguito al progetto della tangenzialina (ed in particolare al lotto B della stessa) ed, anzi, rappresentò formalmente alla Regione Lombardia tutte le proprie perplessità ed obiezioni circa l’opera in questione: ciò, come la sindaca Cavazzi ben sa, anzitutto con la missiva 24 ottobre 2011, indirizzata alla Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità (all’Arch. Angela Maggioni), nella quale venivano espressamente richiamate le preoccupazioni dei redattori del PGT espresse nel rapporto ambientale (cfr. pag. 142) di seguito sintetizzate: “… in particolare la bretellina della Valfurva si localizza in un ambito sensibile quale la piana della Alute, individuata come ambito agricolo strategico e lungo il corso del fiume Frodolfo. In questa fase si evidenzia l’impatto della strada sul paesaggio, che trasformerà in modo sensibile l’immagine della piana di Bormio e inciderà sui caratteri identitari della Piana, ampiamente riconosciuti da residenti e villeggianti. Inoltre dal punto di vista della funzionalità degli ecosistemi, questa strada contribuirà a ridurre la continuità e unitarietà dell’area della Alute, che è fondamentale per l’importanza che i prati di bassa quota rivestono come fonte di foraggio locale…Si formerà, in seguito alla realizzazione, un’area interclusa tra strada e fiume, difficilmente utilizzabile e scollegata dal contesto. Si aggiunge la minaccia, che ogni strada comporta con la sua realizzazione, di sollevare appetiti edificatori che andrebbero a devastare la piana della Alute in modo irreversibile…”.

Perplessità che venivano, pertanto, fatte integralmente proprie dall’amministrazione comunale Occhi “…essendo una priorità di mandato quella della conservazione dell’area agricola della Alute, per come individuata anche nel PTCP al fine di un suo integrale mantenimento…”: il che, all’evidenza, escludeva chiaramente l’intendimento di detta amministrazione comunale di voler realizzare la tangenzialina! Del resto che l’amministrazione Occhi fosse contraria alla realizzazione dell’opera emerge pacificamente anche dalla lettera del 26.1.2012, a firma dell’allora assessore regionale alle Infrastrutture ed alla Mobilità, Raffaele Cattaneo, indirizzata al sindaco di Bormio, Giuseppe Occhi. In detta missiva si legge infatti che “…in relazione alle posizioni recentemente espresse in particolare dal Comune di Bormio, soggetto attuatore dell’intervento, appare necessario, prima di procedere all’indizione della Conferenza di Servizi per l’approvazione del progetto definitivo, avere riscontro dell’effettivo interesse alla realizzazione dell’opera, per altro al momento priva della necessaria copertura finanziaria”: interesse alla realizzazione dell’opera che, dunque, sino a quel momento non era stato evidentemente espresso in termini positivi dal Comune di Bormio che, anzi, di lì a poco, manifestò alla Regione Lombardia il proprio “disinteresse” per il progetto, chiedendone l’accantonamento, come formalmente confermato dallo stesso sindaco Occhi in sede di delibera consiliare n. 8 del 12 febbraio 2013, approvativa del PGT (si confronti, in proposito, l’Allegato C della predetta delibera - Sintesi degli interventi dei Consiglieri comunali - e, in particolare, la risposta del primo cittadino rispetto all’osservazione 109 ove si evidenzia che, per quanto riguarda la tangenzialina, a seguito della presentazione delle considerazioni critiche dell’amministrazione comunale di Bormio, la Regione ha ritenuto di accantonare il progetto, non finanziandolo).

In definitiva l’amministrazione Occhi non solo non ha mai condiviso il progetto della tangenzialina attraverso l’approvazione di formali delibere volte alla effettiva realizzazione dello stesso (limitandosi, come detto, al - necessitato - adeguamento del proprio strumento urbanistico con l’inserimento della previsione infrastrutturale elaborata dalla Regione Lombardia) ma, di più, si è concretamente contrapposta alla attuazione di tale intervento, sollevando in merito significative obiezioni che indussero la Regione a non finanziare la realizzazione dell’intervento: questo sino ai giorni nostri, allorchè - come pubblicamente affermato dal funzionario regionale ing. Aldo Colombo l’opera venne tirata fuori dal cassetto in cui giaceva dormiente, riacquistando improvviso interesse.

Né può sostenersi che l’intervento in questione sia stato formalmente approvato con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 65 del 9/6/2021 (più volte citata dalla sindaca Cavazzi) nella quale l’amministrazione Volpato espresse - nel più ampio quadro delle opere olimpiche - una generale condivisione del contenuto delle numerose schede all’uopo predisposte dal “Gruppo di Lavoro Olimpiadi 2026”: e, si badi, per ciò che concerne il tema in commento (cioè la “Viabilità urbana e extraurbana Bormio”) il testo della cennata delibera n.65/2021 così testualmente recita: “…Si condivide la previsione di miglioramento viabile” soggiungendo che la stessa sarebbe stata “oggetto di puntuali valutazioni in fase di progettazione definitiva”. Ne discende, a nostro modo di vedere, che - quantomeno per ciò che riguarda il Comune di Bormio - il provvedimento amministrativo che ha dato effettivamente impulso all’iter per la (concreta) realizzazione della tangenzialina è proprio la deliberazione di consiglio comunale n.5 del 26 gennaio 2022 (quella oggetto della richiesta di referendum, per intenderci) con la quale, non a caso, è stato approvato dalla amministrazione Cavazzi lo schema di Accordo “per la progettazione e la realizzazione della Tangenzialina di Bormio” tra Regione Lombardia, Comune di Bormio e la Società Concessioni Autostradali Lombarde: scelta amministrativa, beninteso, totalmente legittima da parte della citatasmministrazione Cavazzi (ancorchè da noi non condivisa nel merito), ma che quest’ultima non era certamente obbligata a porre in essere in virtù di atti emanati dalle precedenti amministrazioni comunali, trattandosi al contrario di una decisione assolutamente autonoma e, dunque, a sé esclusivamente ascrivibile (come del resto, a più riprese rivendicato dalla medesima sindaca Cavazzi anche sugli organi di stampa).

Ed è proprio per questo motivo che non comprendiamo le ragioni per cui - per giustificare la propria azione amministrativa (o, peggio, per respingere la richiesta referendaria) - l’amministrazione Cavazzi continui a far leva sull’operato delle precedenti compagini di governo comunali, posto che dall’esame dei documenti sopra citati si evince, indiscutibilmente, la circostanza dell’avvenuta (formale) rappresentazione di obiezioni e perplessità in ordine alla realizzazione di questo intervento. Tanto doverosamente precisato anche noi (come la dott.ssa Cavazzi nel citato articolo di stampa del 20 luglio 2023) ci asteniamo qui dall’entrare nel merito dei pareri espressi dai garanti e dal segretario in tema di referendum, né ci permettiamo di dar lezioni a chicchessia: semplicemente ci limitiamo ad auspicare che, anche alla luce della situazione di aspra conflittualità venutasi a determinare nel paese con riguardo a quest’opera (come dimostra plasticamente quanto accaduto nel consiglio comunale dello scorso 18 luglio), la scelta amministrativa della tangenzialina possa essere oggetto di riconsiderazione da parte dell’amministrazione Cavazzi, attraverso la ricerca di soluzioni alternative alla stessa.

A poco più di due anni dall’evento olimpico è, infatti, preminente (ed urgente) interesse per Bormio (e non solo) quello di rimanere tutti uniti e lavorare insieme per la buona riuscita dello stesso, non già di dividerci e di contrapporci frontalmente con conseguenze (drammaticamente) negative per l’intero paese. 

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