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Risposta rassicurante

Sostegno alle gravi disabilità e ai disturbi dell'alimentazione: "I fondi ci sono"

Così l'assessore ai servizi sociali Maurizio Piasini ha risposto, nel corso della seduta del consiglio comunale di Sondrio, alle mozioni del Partito Democratico, preoccupato per i tagli in questi due "ambiti" di assistenza sanitaria

La preoccupazione è condivisa, sia a livello comunale, sia a livello regionale e i fondi ci sono, anche se, specie sul sostegno ai soggetti affetti da grave disabilità e alle loro famiglie, è necessario un intervento a livello nazionale per sbloccare definitivamente la situazione.

Così l'assessore comunale ai servizi sociali Maurizio Piasini ha risposto alle due mozioni presentate in occasione dell'ultimo consiglio comunale dal Partito Democratico che chiedevano conto dei tagli ai fondi e alle risorse destinate al sostegno delle persone affette da grave disabilità e a quello dei soggetti che soffrono dei disturbi dell'alimentazione e della nutrizione.

Alimentazione e nutrizione

"Il Ministro Schillaci - ha spiegato l'assessore Piasini - ha chiarito come saranno a disposizione, una volta entrati in vigore i livelli essenziali d’assistenza, 50 milioni nel 2024 e 200 milioni nel 2025. In questo modo i fondi per affrontare queste problematiche diventano strutturali e non straordinari ed entro sei mesi entreranno 35 nuove prestazioni nel sistema dei livelli essenziali d’assistenza. Nel mentre, nel decreto “Milleproroghe” è stato approvato uno stanziamento di 10 milioni di euro da dedicare proprio alle persone che soffrono dei disturbi di alimentazione e nutrizione. Tutto questo senza dimenticare che dei 25 milioni già impegnati sulla questione, solo il 59% è stato impegnato e solamente il 3% è stato speso".

Grave disabilità

Situazione un pò più intricata, invece, per quanto riguarda il sostegno ai soggetti che soffrono di grave o gravissima disabilità e alle loro famiglie: "Il piano nazionale approvato nel 2022 - ha sottolineato sempre Piasini - prevede che in parte le risorse vengano destinate alle famiglie e, in parte, per l’organizzazione dei servizi dedicati alle famiglie stesse in capo ai veri enti. È un’impostazione che condivido, perché le famiglie non devono essere lasciate sole ad arrangiarsi. Per quanto riguarda proprio i soggetti con grave disabilità, anche la Regione recepisce le linee nazionali: è stata chiesta una revisione del piano nazionale e una proroga in attesa che entrino definitivamente in vigore i livelli essenziali d’assistenza: solo quest’ultima consentirebbe di mantenere le stesse erogazioni per le famiglie, ma solo se c’è questa proroga a livello nazionale può essere di conseguenza modificata la delibera regionale. Quel che è certo, comunque, è che non c’è stato un taglio delle risorse visto che nel 2024 Regione Lombardia ha stanziato 14 milioni di risorse proprie contro i 10 degli anni precedenti".

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