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Olimpiadi invernali Milano Cortina2026

La pista da 81 milioni che l'Italia vuole costruire a tutti i costi

Per le Olimpiadi invernali MilanoCortina 2026 il governo insiste nella difesa della pista di Cortina d'Ampezzo, mentre il Cio è intervenuto per l'ennesima volta chiedendo di pensare all'ipotesi della pista all'estero

Lo Stato italiano è pronto a spendere 81,6 milioni di euro pur di tenere in Italia le gare di bob, skeleton e slittino delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, con la quasi certezza che la futura pista di Cortina d'Ampezzo non sia più utilizzata dopo i Giochi. E se anche il ministro dello sport Andrea Abodi, ai microfoni di Radio 1, ha ammesso che la realizzazione di questa pista "è una corsa contro il tempo", il Cio (Comitato internazionale olimpico) ha nuovamente preso posizione contro la nuova pista.

"Il Cio - si legge in un comunicato di pochi giorni fa - nutre forti preoccupazioni circa la consegna di questo progetto entro la scadenza prevista di marzo 2025". Una preoccupazione, fa notare il Comitato olimpico internazionale, "condivisa dalla Federazione di bob e skeleton e dalla Federazione di slittino". Di qui, ancora una volta, l'invito a preparare un piano B, rivolgendosi a piste esistenti e attive all'estero, come a Sankt Moritz, tra l'altro vicina al futuro villaggio olimpico di Livigno. Il Cio ha presentato più e più volte queste obiezioni nel corso del tempo, fin da quando, rispetto al masterplan originale delle Olimpiadi, si era deciso di annullare la realizzazione della nuova pista di Cortina, diventata insostenibile per gli extra-costi.

Ma l'opzione era tornata comunque "in auge", con un progetto meno dispendioso, pur di non far andare via dall'Italia le gare di tre discipline. In difesa dell'"italianità", anche i piemontesi avevano tentato di rientrare nella partita olimpica offrendo (per oltre 30 milioni) la ristrutturazione della pista di Cesana Torinese, in disuso dal 2012 dopo essere stata costruita per i Giochi invernali torinesi del 2006.

Governo schierato per la pista in Italia

L'abbandono della pista di Cesana è però, anche, il precedente richiamato più volte dal Cio per sottolineare che, in Italia, le piste di bob rischiano di non avere un futuro. D'altronde a praticare agonisticamente le tre discipline sono davvero in pochi. Una cinquantina in tutto lo Stivale. "Non facciamo il tifo contro noi stessi", ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi sempre ai microfoni di Radio 1. "Vi pare che un governo come il nostro faccia fare all'estero le gare di bob?", aveva sentenziato mesi fa la ministra del Turismo Daniela Santanché. Ora occorrerà vedere se il Cio acconsentirà e se, in tal caso, la pista si realizzerà in un anno secco. Altrimenti, andare all'estero sarà una scelta obbligata.

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