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Servizio da migliorare

Treni e disservizi: "Giusto farsi sentire e che i problemi vengano risolti il prima possibile"

Il consiglio comunale di Sondrio in maniera compatta approva un ordine del giorno in cui impegna la giunta a interloquire con il Prefetto Roberto Bolognesi affinché venga migliorato finalmente un servizio ritenuto assolutamente inadeguato

In maniera compatta, il consiglio comunale ha approvato l'Ordine del giorno del consigliere Giocondo Cerri (Futuro Insieme) per stimolare per l'ennesima volta Trenord a ridurre i disservizi per i pendolari e a migliorare la qualità del suo servizio.

Nella sua versione originaria l'Ordine del giorno impegnava la Giunta a istituire un tavolo di confronto con gli altri enti e soggetti interessati dalla questione: a seguito di un emendamento votato anch'esso all'unanimità, anche per una questione di delicatezza istituzionale, come l'ha definita il sindaco Marco Scaramellini, l'Ordine del giorno impegna l'amministrazione del capoluogo a interloquire con il Prefetto Roberto Bolognesi visto che quest'ultimo si sta già occupando in maniera attenta e puntuale della questione ed è il soggetto istituzionale che ha maggior efficacia nel convocare e radunare i soggetti interessati a confrontarsi. 

"Questione ben nota e condivisa nei contenuti - ha sottolineato Andrea Massera, consigliere di Sondrio Liberale che ha spiegato i motivi dell'emendamento -: il servizio non soddisfa nemmeno noi, è necessario intervenire, è necessario che gli enti territoriali esercitino, nell'ambito delle loro competenze, tutto quello che può essere lo stimolo giusto per cercare di migliorare un servizio che in questo momento è scadente. L'amministrazione comunale sondriese in questi anni si è occupata di trasporto ferroviario: il nostro sindaco ha avviato delle interlocuzioni ed è intervenuto a vario titolo sul tema. Viene richiesto un intervento per mettere insieme gli attori del territorio a vario titolo e cioè enti, associazioni dei consumatori e altri soggetti. Riteniamo che il soggetto istituzionalmente preposto a questo tipo di attività e che se ne può prendere carico e che da tempo ha diversi dossier sul trasporto ferroviario sia il Prefetto. Questo il senso dell'emendamento, accogliendo le premesse dell'Ordine del giorno. Il nostro impegno è quello di attivare un'interlocuzione con il Prefetto affinchè questo tavolo venga istituito, semplicemente perchè riteniamo che sia più efficace che lo faccia il Prefetto".

Nel suo intervento, invece, il consigliere Giocondo Cerri (Futuro Insieme) ha illustrato l'insieme di disagi, disservizi e problemi, purtroppo noti ai più, che lo hanno spinto a portare la questione in consiglio comunale: "Da sempre ho sostenuto la specificità della nostra provincia per le caratteristiche montane: vivere, lavorare, studiare, muoversi, per le distanze che ci sono nel nostro territorio e ancor più per viaggiare nei territori limitrofi, comporta dei costi in tempi e mobilità che sono più elevati che altrove - ha sottolineato Cerri -. Se a questo ci aggiungiamo l'impossibilità di poter contare sui treni che arrivano in orario è un disguido che credo, chi l'ha provato, sa di cosa si parla. Solo 10 anni fa se dovevo programmare una coincidenza su Milano lo facevo tranquillamente: il rischio di ritardo era quello canonico di 10 minuti. Oggi sfido tutti i presenti a poter contare su un ritardo di mezzora per andare a prendere un treno che viaggia su Roma o ancor peggio un aereo. Perchè è successo tutto questo in 10 anni, anziché migliorare?".

"Vi sono aspetti tecnici e organizzativi: i primi sono i più complicati e certamente treni almeno per il 50% obsoleti necessitano di risposte dal gestore, cioè Trenord, e da Regione Lombardia che paga. Poi c'è ReteItalia che gestisce il materiale rotabile ed è titolare della linea elettrica che dà troppi problemi. Stiamo facendo un collaudo in progress, sulla pelle di chi deve viaggiare ed è inaccettabile - così sempre Cerri ha provato ad analizzare la situazione -. Se siamo permanentemente di fronte a questo tipo di problemi, non bisogna aspettare la mattina quando il problema si verifica per chiamare le autolinee che spesso rispondono che hanno a disposizione, ad esempio, un solo autista: se siamo in una situazione di emergenza costante, dobbiamo costruire una convenzione con le autolinee che abbiano così a disposizione non un pullman per sostituire un treno. Ognuno di noi ha visto scene fantozziane di code incredibili per poi lasciare a piedi gente che aspettava un treno da centinaia di posti e invece ha avuto a disposizione un pullman da 50 posti".

"Ci sono anche aspetti di tipo organizzativo: mi dicono dell'avvicendamento del personale che aveva una certa esperienza e che oggi è sostituito da personale senza sufficiente esperienza alle spalle e che quindi applica in modo molto rigido tutte le disposizioni. Un passaggio a livello chiuso, ma un terminale elettronico che non fa diventare verde il semaforo fa sì che il treno si fermi in attesa di un intervento anche se le barriere sono chiuse - ha concluso Cerri -. Nell'ultimo mese ho riscontrato personalmente per due volte questa situazione sulla linea Milano-Tirano: viaggiatore sprovvisto di biglietto viene invitato a scendere a Monza, se non scende si chiama la polizia e si attende che arrivi e faccia scendere la persona. Ritardo medio di un'ora o un'ora e mezza. Sarà corretto dal punto di vista teorico, ma se chiedessimo a quelle due-trecento persone che sono sul treno desiderose di tornare a casa, forse sarebbero contente di pagare il biglietto a quel passeggero e di arrivare a casa in orario. Ci sono dei problemi ai quali si può ovviare e altri invece, legati all'obsolescenza dei treni, più difficili da risolvere: c'era stato detto che entro la fine dell'anno sarebbero stati sostituiti la metà di quei treni. Vorremo capire il programma rispetto a tale situazione. Il Comune di Sondrio sicuramente è il soggetto più importante di tutti quelli che hanno a che fare con questa situazione. Abbiamo pensato di coinvolgere anche Lecco. Lo diciamo per i fruitori quotidiani, per chi studia, chi lavora e chi va a curarsi a Milano".

A tirare le fila e anche a illustrare a giunta e consiglieri quanto emerso da un recente confronto con Trenord, il sindaco Marco Scaramellini: "E' più una questione di delicatezza istituzionale: il Prefetto ha già attivato in precedenza dei tavoli, ad esempio quando c'è stata la chiusura della linea per lavori. Ha fatto un lavoro egregio, ha convocato al tavolo tutti i soggetti e ha anche il potere di farli arrivare. Il Prefetto è andato di persona a Colico per verificare come erano stati messi i pullman. Ha fatto un lavoro egregio e sta lavorando su questo - così il primo cittadino è tornato sul senso dell'emendamento all'Ordine del giorno -. E' meglio transitare dal tavolo della Prefettura e io andrò sicuramente dal Prefetto a chiedere di attivarlo".

"Riguardo al merito e alla sostanza noi siamo d'accordissimo: le parole del consigliere Cerri le ho dette anche io con la stessa enfasi ieri a una delegazione di Trenord che è venuta qui: è sicuramente utile ascoltare e capire quali sono i problemi e perchè ci sono, ma a noi interessa che vengano risolti - ha spiegato sempre Scaramellini -.Trenord non ha negato assolutamente, ci ha dato delle informazioni, dei numeri. Ci è stato detto che a marzo la flotta che girerà per la Valtellina sarà tutta di treni nuovi, staremo a vedere se sarà così. Trenord evidenzia le proprie colpe e quelle che non sono le colpe loro, ma di Rfi che gestisce la linea. I guasti sono in gran parte dovuti a problemi sulla linea, ma ce ne sono anche sulla flotta. Per esempio, una delle cose "demenziali" è che l'agenzia che cura la sicurezza dei treni ha richiesto sui passaggi a livello dei sensori che evidenzino eventuali ostacoli presenti nel momento della chiusura. Da quanto mi dicono questi sensori hanno una sensibilità eccezionale e quindi se passa una mosca si bloccano. Nel momento, poi, in cui il passaggio a livello non si chiude non si può più fare come una volta che il macchinista si avvicinava con prudenza, verificava che non ci fossero ostacoli, magari scendeva anche e poi proseguiva; la legge obbliga la centrale operativa a chiamare le forze dell'ordine e finché non arriva una pattuglia che si posiziona sul passaggio a livello il treno non riparte. A me sembra una cosa veramente eccessiva, ma se la legge è questa bisogna rispettarla, anche se crea problemi inutilmente".

"Riguardo ai pullman "caldi", cioè quelli da tenere pronti, ho fatto la stessa riflessione: ho detto a Trenord che tre pullman "caldi", perchè mi pare che ne abbiano tre a Colico, non portano però la gente che resta ferma sui treni. Loro hanno risposto che attivare una flotta di pullman "caldi" che copra i passeggeri che sono sui treni ha costi fuori portata oggettivamente per Trenord - ha proseguito Scaramellini -. Io ho comunque manifestato loro anche la demotivazione e rassegnazione della nostra popolazione. I cittadini della provincia di Sondrio non hanno fiducia nel treno, quando invece dovrebbe crescere come sta facendo in tutto il resto della Lombardia. Specialmente i ragazzi tengono il treno come ipotesi residuale se non trovano passaggio in macchina o car sharing. Ho fatto capire che siamo arrivati a un limite in cui, al posto di incentivare questo mezzo che noi tutti prenderemmo volentieri, io per primo, perchè è più ecologico e permette di viaggiare con tranquillità e magari anche lavorare mentre viaggi, con questa situazione noi lo stiamo disincentivando".

"Ho anche espresso a Trenord che, se sanno che in questo periodo, per i motivi più vari, i malfunzionamenti sono giornalieri, devono attrezzarsi con i pullman - ha concluso il sindaco di Sondrio -. Nel periodo in cui ci sono stati i lavori sulla linea i passeggeri hanno detto che il servizio sostitutivo è stato efficace e quasi lo hanno rimpianto quando siamo tornati sul treno. Sicuramente questo servizio è non adeguato e quindi ringrazio per l'interpellanza. Ho fatto parte del gruppo di lavoro: il Prefetto ha preso a cuore questa situazione e la sta seguendo molto attentamente. I dati dicono che questi fenomeni sono molto più numerosi che in altri periodi e parlo anche solo degli ultimi 6-7 mesi. Poi ci sono problemi anche da Lecco in giù e di altra natura, ma su flotta e servizio di Trenord e su linea di Rfi i miglioramenti vanno fatti nel minor tempo possibile ed è giusto che noi ci facciamo sentire".  

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