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Vittima di mafia e femminicidio

Sondrio, sarà intitolato a Lea Garofalo l'ottavo ponte

Approvata all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri del Partito Democratico relativa alla passerella che collega il quartiere sud-ovest al Parco Bartesaghi

Sarà intitolata a Lea Garofalo, vittima di mafia e di femminicidio, l'ottavo ponte di Sondrio, la passerella sul Mallero che collega il quartiere sud-ovest di Sondrio al Parco Bartesaghi: nella sua seduta di ieri pomeriggio a Palazzo Pretorio, infatti, è stata approvata all'unanimità la mozione in tal senso presentata dai consiglieri del Partito Democratico.

"Già alcuni anni fa - ha sottolineato il consigliere Michele Bernardi - anche in maniera provocatoria avevo chiesto di dedicare a una donna una via importante e popolosa come via Maffei e avevo pensato a Loredana Vanoi, tra l'altro ex consigliere comunale di Sondrio e vittima di femminicidio. Al momento la toponomastica cittadina è pesantemente sbilanciata a favore degli uomini e a una donna sono dedicati solo dei giardinetti di una scuola. Anche l'ultima intitolazione, quella del Settimo ponte ad Alessandro Manzoni, ha ulteriormente sbilanciato la toponomastica. La Regione mette a disposizione 1250 euro per il ricordo delle vittime della mafia e possono essere utilizzati per dedicare l'ottavo ponte a Lea Garofalo e apporre un'apposita targa, magari con le parole del presidente della Repubblica quando le ha assegnato la medaglia d'oro al merito civile. Credo sia giusto che le donne chiedano più vie intitolate a loro e che gli uomini prendano atto e facciano un passo avanti".

La mozione, come detto, è stata approvata all'unanimità, anche se prima dell'espressione di voto,l'assessore alla cultura e all'istruzione Marcella Fratta ha voluto effettuare alcune precisazioni: "Il ponte è stato intitolato ad Alessandro Manzoni perchè l'anno scorso ricorreva il 150esimo anniversario dalla morte: una via dedicata a questo grande letterato che viene studiato da tutti i ragazzi c'è in tutte le città, ma mancava a Sondrio. L'iter di intitolazione non è ancora concluso, ma speriamo di poter celebrare l'intitolazione quest'anno. Inoltre, gli studenti dell'istituto Paesi Retici stanno facendo un lavoro sul ponte tra piazza Garibaldi e via De Simoni: sui pilastri in pietra è riportata un'incisione che dice "Ponte Bianchi", che era un gerarca fascista. Subito dopo la guerra una delibera del Comune di Sondrio ha invece dedicato il ponte a Matteotti". 

Lea Garofalo: chi era

Lea Garofalo è stata una testimone di giustizia. Testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. La sera del 24 novembre 2009 Lea Garofalo venne portata da Cosco in un appartamento di Milano dove ad attenderli c'era Vito Cosco. Venne uccisa e il suo corpo venne trasportato in un magazzino a Monza dove fu bruciato per 3 giorni in un bidone, fino alla sua completa distruzione. Lea Garofalo è considerata un simbolo della lotta alla mafia.

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