rotate-mobile
Dibattito acceso

Palestra al Parco Ovest: ecco come stanno le cose

Le precisazioni del sindaco Marco Scaramellini dopo la raccolta firme dei cittadini del quartiere; la minoranza rimane comunque perplessa e spinge per una soluzione alternativa

Venerdì pomeriggio ad assistere alla seduta del consiglio comunale a palazzo Pretorio anche molti cittadini sondriesi che si oppongono alla realizzazione della nuova palestra al parco Ovest, hanno realizzato un volantino in cui espongono il loro punto di vista e hanno raccolto centinaia di firme per fermare il progetto.

Anche a loro, oltre che ai consiglieri di minoranza che continuano, a loro volta, ad avere perplessità sul progetto e, soprattutto, sulla collocazione della struttura, si è rivolto il sindaco Marco Scaramellini nell'ambito della discussione scaturita circa l'aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche.

"Sui volantini e su Facebook - ha esordito il primo cittadino del capoluogo - è riportata una situazione diversa da quella che proponiamo. E' vero che è opportuno che presentiamo meglio il progetto e lo faremo, ma sappiamo anche chi ha cavalcato questa vicenda e ha commentato in modo inaudito contro di noi".

Il progetto

"Si tratta - è poi entrato nel dettaglio Scaramellini - di una palestra scolastica e che dunque deve essere realizzata vicino alle scuole. Il Parco Ovest ha una superficie di 44 mila metri quadrati e questo intervento interessa il 2% di questa superficie. Ogni porzione di verde è importante, ma non dobbiamo nemmeno dimenticare che Sondrio è la quarta città in Italia per gli spazi verdi pro capite. Già dalla passata amministrazione era stato poi previsto un ampliamento della scuola Torelli, sul quale sono state fatte delle riflessioni per capire se era compatibile e anche relativamente ai numeri degli iscritti alle scuole e a quelli legati alla natalità. Rispetto chi dice che anche il 2% di verde è importante, ma la palestra viene realizzata per dare servizi ai giovani e per permettere a loro e ai cittadini di fare sport".

"E' stato riportato - ha proseguito Scaramellini - che la palestra avrebbe un orientamento est/ovest, quando in realtà sarà nord/sud in fregio al parcheggio della Domus mea, parallelamente a via Bernina. La struttura avrà le dimensioni di 32x19x9 che sono le dimensioni minime affinché possa essere realizzato un campo da basket e da pallavolo e non ci saranno le tribune. Gli spogliatoi avranno un'altezza di tre metri con copertura a verde estensivo. L'intervento poi prevede servizi accessori per una riqualificazione complessiva dell'area come un parcheggio tra la Domus mea e il parco. Anche il parco verrà poi riqualificato con i fondi del Pnrr con l'illuminazione dei percorsi ciclopedonali e la videosorveglianza".

"La palestra - ha poi concluso il sindaco - verrà posizionata nella zona più a est del parco, a monte dello stesso, e non ne spezza la continuità. E' l'area meno valorizzata del parco e in passato anche i cittadini avevano chiesto la realizzazione di un parcheggio. La palestra, che sarà un edificio a consumo zero, sarà a 30 metri dalla Domus mea, quando la distanza minima prevista dalla normativa è di 10 metri, il fabbricato più a nord si troverà a 35 metri e quello apparso in foto nei giorni scorsi su un giornale, addirittura a 65 metri. Abbiamo chiesto particolare attenzione e qualità architettonica per il progetto e rispetto per il contesto in cui sarà inserito. Vedo opposizione all'amministrazione, ma gente che ha firmato la petizione aveva idee sbagliate. Molti dicono, va bene la palestra basta che non sia nel mio giardino o vicino a esso. Le palestre cittadine sono tutte sature, la struttura serve e la collocazione scelta mi sembra la più idonea. Non porterà traffico ulteriore e poi ci si potrà accedere dai parcheggi della scuola Torelli".

I dubbi

Prima delle precisazioni del sindaco, vari esponenti della minoranza avevano espresso le loro perplessità: "Avevamo già suggerito - ha sottolineato Michele Iannotti, consigliere del Pd - sinergie con i Comuni limitrofi. Il Parco Ovest è stato oggetto di un recupero lento, acquisendo aree anno dopo anno dai cittadini purché il Comune mantenesse quella destinazione d'uso. Ora invece si vuole costruire una palestra in uno dei tre polmoni verdi della città, cementificare e portare traffico veicolare. Credo sia necessario valutare la reale esigenza di una palestra e, qualora questa ci fosse, scegliere un luogo alternativo. Non abbiamo mai approfittato per fini e opportunità politica del malcontento popolare, ma crediamo che una petizione firmata da 600 cittadini vada presa in considerazione".

"Le nostre critiche al progetto - ha fatto eco Francesco Bettinelli di Sondrio Democratica - vengono ben prima del clamore mediatico di questo ultimo periodo. Non diciamo no a prescindere alla palestra, la situazione è molto più complessa e serve essere chiari. Non riteniamo inutile una palestra, non vogliamo minimizzare l'esigenza che ne ha la città, ma il tema poteva essere gestito in modo diverso. Si tratta di un'opera grande e impattante, costosa e che consuma una grande fetta di verde pubblico. Capiamo che la palestra serva e che i soldi del Pnrr pongano vincoli di tempo e spazio, ma così si lancia un segnale: il pubblico è disposto a sacrificare questa area. C'era tempo di fare altre valutazioni sulla collocazione. Non è facile rinunciare a questa opportunità, ma sarebbe stata una sfida coraggiosa che poteva essere affrontata in modo diverso".

"Perchè proprio lì la palestra? - ha poi concluso Pierluigi Morelli, consigliere del Pd -. I dirigenti scolastici mi dicono che non è una priorità, personale Ata e genitori firmano contro. In altre zone della città, dove non ci sono servizi, ci sarebbero invece una viabilità più favorevole e spazi migliori per realizzare la palestra".

Alle critiche della minoranza, ancor prima che il sindaco Scaramellini, aveva ribattuto Giorgio Beraldo, consigliere della lista civica Sondrio viva: "La palestra serve ed è una grande opportunità - ha sottolineato Beraldo - visto che per le società sportive è sempre più difficile trovare un accordo e ore per utilizzare le strutture cittadine. Un accordo con i Comuni limitrofi potrebbe essere una soluzione, ma questo significherebbe essere sempre sulla strada con i pulmini per portare i ragazzi, con tutti i pericoli legati a questo e così sarebbe ancora più difficile. Credo che non si debba chiudersi sul pensiero che "fanno una palestra davanti a casa mia", ma pensare all'impatto che questa struttura potrà avere sull'intera città".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palestra al Parco Ovest: ecco come stanno le cose

SondrioToday è in caricamento