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Ospedale di Sondrio: "Basta evidenziare solo ciò che non va"

Il sindaco Marco Scaramellini, rispondendo a un'interrogazione presentata in consiglio comunale: "I problemi sono comuni a tutta Italia, abbiamo garantito investimenti sulla struttura e, grazie alla professionalità e all'impegno di chi lavora, sono garantiti servizi di alto livello"

I problemi ci sono, è vero, ma non si valorizza a sufficienza ciò che funziona e garantisce ai cittadini servizi di alto livello: così, venerdì nella seduta del consiglio comunale di Sondrio, il sindaco Marco Scaramellini ha risposto all'interrogazione presentata dalla minoranza che chiedeva conto della situazione del nosocomio del capoluogo e delle intenzioni dell'amministrazione per migliorarla.

Problemi comuni

"I problemi di carenza di personale sono comuni a tutta Italia, anche se questa è una magra consolazione - ha spiegato Scaramellini - e si aggravano nei territori montani, poco attrattivi. A Belluno i neurologi sono introvabili, in provincia di Verbano Cusio Ossola si ricorre a "gettonisti". Dipende anche da alcune scelte scellerate come il numero chiuso per i corsi universitari. In più in Valtellina e Valchiavenna assistiamo a una suddivisione che diminuisce l'appropriatezza della cura, una divisione negativa per l'ottimizzazione dei servizi e che, invece, genera dispersione di competenze. Il piano di Regione Lombardia prevedeva che ogni ospedale in provincia avesse sue competenze specifiche, ma c'è stata una chiusura totale al dialogo. Abbiamo istituito un tavolo di lavoro con gli altri mandamenti, tranne quello dell'Alta Valle, per un piano alternativo: l'errore principale è la perenne diatriba e "opposizione" tra Sondalo e Sondrio".

Impegno e investimenti

"Per quanto riguarda l'ospedale di Sondrio - ha proseguito Scaramellini - abbiamo fatto investimenti sulla sttruttura, per il suo ammodernamento e per l'efficientamento energetico del padiglione Nord. Abbiamo stretto accordi con il Niguarda per la condivisione del personale medico, siamo sempre in contatto con Asst e Regione per ridurre le liste d'attesa. In più ci stiamo impegnando per portare sul territorio una scuola di formazione per medici di base e per garantire ai tirocinanti alloggi gratuiti o a prezzi calmierati. Tutto questo senza dimenticare che l'ospedale, grazie alla professionalità e l'impegno di chi ci lavora, fornisce già servizi di alto livello in varie specialità. Le problematiche ci sono e vanno segnalate e su queste la nostra interlocuzione con chi di dovere è continua, ma credo che non serva continuare solo a denigrare la sanità. Non si valorizza a sufficienza quel che già c'è e funziona".

Una risposta, quella del sindaco Scaramellini, che però non ha soddisfatto il primo firmatario dell'interrogazione, il consigliere Alessandro Spolini (Sondrio Democratica): "Da medico non sono soddisfatto della risposta. Non c'è solo una carenza, ma i medici scelgono proprio di andare via. C'erano 13 radiologi, ad esempio, ora ne sono rimasti cinque: gli altri sono andati via perchè non c'è un progetto. Abbiamo perso anche il direttore di chirurgia vascolare: la verità è che non si riesce a lavorare bene e la contrapposizione tra Sondalo e Sondrio citata dal sindaco in realtà è politica".

"L'ospedale del capoluogo - ha concluso Spolini - deve avere tutte le specialità. Qui, invece, ci sono 450 pazienti in attesa per quanto riguarda la chirurgia generale: in sei mesi a Sondrio sono state effettuati solo 47 interventi e a Sondalo 52. Difendere l'ospedale e la sanità è interesse di tutti".

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