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Economia

Turismo, con il Giro d'Italia numeri da capogiro in provincia di Sondrio

Ottime performance in particolare per gli agriturismi. La soddisfazione di Coldiretti: "Ci auguriamo che questo fine settimana abbia davvero segnato il giro di boa"

E’ il Giro d’Italia a tirare la volata al turismo chiavennasco e valtellinese con un fine settimana che ha avuto tutto il sapore (atteso e positivo) della ripartenza: ottime performance per gli agriturismi, in particolare, che oltre agli appassionati di ciclismo hanno accolto quanti hanno voluto approfittare di un fine settimana di bel tempo per tornare sulle montagne in provincia di Sondrio.

“Ci auguriamo che questo fine settimana abbia davvero segnato il giro di boa” commentano Silvia Marchesini, presidente di Coldiretti Sondrio, e Angelo Cerasa, presidente dell’associazione agrituristica Terranostra. “Con la riapertura totale della ristorazione al chiuso e all’esterno dal primo giugno si prepara una estate a tavola che può segnare il vero cambio di passo. Anche le prenotazioni per la Festa della Repubblica evidenziano una voglia di riprendersi i propri spazi e di ritrovare convivialità a tavola dopo mesi di privazioni. A tirare la volata a Valtellina e Valchiavenna è stata anche la bellissima tappa del Giro d’Italia, giunto sabato all’Alpe Motta, anche in un tripudio di bandiere gialle lungo il percorso: è stato il benvenuto che hanno voluto dare i nostri agricoltori di Coldiretti, una pura emozione”.

Prime prospettive incoraggianti – continua la Coldiretti provinciale - si hanno anche per il turismo straniero grazie all’arrivo del green pass e al netto miglioramento della situazione dei contagi.  Un’importante inversione di tendenza dopo che la spesa in vacanza per il cibo lo scorso anno per la pandemia Covid – sottolinea Coldiretti Sondrio– è crollata in Valtellina e Valchiavenna di oltre il 60%, al minimo da almeno un decennio.

“A beneficiare del cambiamento sarà a cascata l’intero sistema agroalimentare della provincia di Sondrio. E’ la ripartenza di un sistema di filiera bloccato, di fatto, dai continui stop di lockdown e zone rosse, che ha interrotto di fatto l’arrivo del “made in Valtellina” sulle tavole dei locali: questi ultimi, infatti, sono stati costretti ad un logorante stop and go senza la possibilità di programmare gli acquisti anche per prodotti fortemente deperibili”.

La drastica riduzione dell’attività ha pesato infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari valtellinesi e chiavennaschi, dal vino ai formaggi, dalla carne ai salumi, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. 

E da ultimo, una buona notizia: si prevede il cibo – conclude Coldiretti Sondrio – sarà quest’anno la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche, senza dimenticare i souvenir.

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