Opere olimpiche per la tangenziale di Sondrio: "Un disastro viabilistico non compreso"

Una nuova voce si aggiunge al dibattito che, in questi giorni, è più acceso che mai relativamente al cavalcavia del Trippi, opera da realizzarsi per la tangenziale di Sondrio in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026: è quella di Andrea Mariani, presidente di Aci Sondrio che entra a gamba tesa sulla questione, criticando aspramente e nel loro complesso le opere viabilistiche previste tra Montagna in Valtellina e Castione (quindi anche lo svincolo della Sassella) che, a suo dire comporteranno un disastro viabilistico che non è stato compreso.

Ecco, comunque, nella sua interezza, l'intervento di Andrea Mariani che si configura come una lettera aperta agli operatori economici del territorio, intitolata "Quante occasioni perdiamo":

"Capita nella vita professionale di accettare ruoli pubblici con rilevanza al solo fine di far crescere la nostra economia, capita ad altri di farlo in modo difforme. Capita a molti di noi di donare senza alcun compenso il nostro impegno. Capita, ad altri, di imporre soluzioni dannose per il nostro territorio - ha sottolineato Mariani -. Il luogo sono le cosidette “opere olimpiche”, relative alla viabilità. Il pollo di trilussa non è stato compreso, il disastro viabilistico nemmeno. Ac Sondrio, i suoi consulenti, ed Aci Italia, non possono che rimarcare la totale inconsistenza tecnica e procedurale delle opere “proposte” a riguardo dell’asse viario da Montagna in Valtellina a Castione Andevenno. Certamente il nostro sistema economico si meritava altro". 

Andrea Mariani, peraltro, aveva già espresso in maniera molto decisa le sue critiche nel novembre 2022 alle opere viabilistiche previste nel sondriese: "Non si è mai vista una tangenziale che si interseca con una rotonda a raso. È un'opera totalmente inaccettabile. Interveniamo per togliere la rotonda a Castione Andevenno e poi un chilometro sopra creiamo la stessa cosa", così proprio Mariani poco più di un anno fa.