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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'esposto

Rinnovo delle concessioni idroelettriche: si invoca l'intervento di Mattarella

Il coordinamento per il grande idroelettrico dell'arco alpino e appennino ha inviato un esposto al presidente della Repubblica chiedendo l'indizione delle gare

La questione è importante e di grande attualità e si fa tutto il possibile per ottenere l'obiettivo, cioè quello dell'indizione delle gare per il rinnovo delle concessioni idroelettriche. Sui vari territori italiani, compreso quello della provincia di Sondrio, lavorano tanti comitati, che sottolineano la necessità proprio dell'indizione delle gare e i benefici che ne derivebbero a livello ambientale e di ottenimento delle risorse.

Oltre ai vari comitati, a tirare le fila a livello nazionale c'è il coordinamento per il grande idroelettrico dell'arco alpino e appennino, che, per dare nuovo vigore e rilevanza alla battaglia, ha presentato un esposto indirizzato alle più alte cariche dello Stato, compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

"Illustrissimo signor Presidente, Il Coordinamento per il Grande Idroelettrico dell’Arco Alpino e Appenninico raggruppa e rappresenta comitati di cittadini ed attivisti di otto regioni italiane, allo scopo di promuovere il rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche italiane secondo criteri di ecosostenibilità, sicurezza, efficienza e partecipazione delle comunità montane che ospitano gli impianti. Da anni ci battiamo affinché si giunga finalmente a gare di rinnovo delle concessioni scadute che, nel rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza e parità di trattamento, prevedano una concreta possibilità di partecipazione del territorio o quanto meno una significativa disponibilità di risorse per finanziare misure di risanamento ambientale e compensazione a favore delle comunità interessate. Per queste ragioni, ci opponiamo fermamente a ogni ipotesi di prorogare le concessioni scadute (secondo notizie di stampa per vent’anni) nell’interesse dei concessionari uscenti ed eludendo per l’ennesima volta la richiesta di partecipazione e di condivisione del territorio montano - questo il testo inviato a Mattarella -. Come Lei ben sa, le proroghe di concessione - comunque motivate - sono state ripetutamente dichiarate anticostituzionali dalla nostra Corte Costituzionale (e anti comunitarie dalla Corte di Giustizia Europea), dunque comprenderà il nostro sconcerto nel vedere approvato dalla Camera dei Deputati un Ordine del Giorno che vorrebbe impegnare il Governo ad emettere un provvedimento palesemente anticostituzionale".

"Siamo fiduciosi che ciò non accadrà, anche perché il Governo ha recentemente impugnato un analogo provvedimento della Provincia di Trento, che è ora all’esame della Corte Costituzionale e tuttavia ci appelliamo a Lei affinché - nel rigoroso rispetto dei ruoli e delle competenze istituzionali che ha sempre contraddistinto la Sua azione - promuova e solleciti, in tema di concessioni idroelettriche, il rispetto dei principi del diritto nazionale e comunitario e la massima considerazione dell’interesse pubblico in generale e delle nostre comunità in particolare - così prosegue l'appello al presidente Mattarella -. Qualora, malauguratamente, un provvedimento di proroga dovesse essere approvato dal Governo e dal Parlamento, ci appelliamo ulteriormente a lei affinché in base ai potrei di cui agli articoli 74 e 87 della Costituzione e constatata la violazione dell’art. 117 della Costituzione stessa rinvii la legge alle Camere per una seconda deliberazione. Ciò anche in considerazione del fatto che se saranno approvate proroghe o altri analoghi provvedimenti saremo costretti - nostro malgrado - a rivolgerci alla Commissione Europea e alle sue Funzioni che si occupano del monitoraggio dei piani dei paesi membri, per segnalare l’inadempienza dell’Italia e richiedere che vengano presi gli opportuni provvedimenti. La ringraziamo dell’attenzione che vorrà riservarci, restiamo a disposizione, Sua e dei Suoi collaboratori, per ogni necessità e – a nome di tutti i cittadini che hanno aderito ai nostri comitati". 

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