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Domenica, 28 Aprile 2024
La posizione

Stroke Unit e Chirurgia Vascolare parzialmente chiuse? "Scelta inevitabile"

L'intersindacale dei dirigenti medici e sanitari di Asst ha una posizione diversa rispetto a sindaci dell'Alta Valle e movimento pro-Morelli sulla sanità: "Delibere inevitabili e adeguate perché rispondono all’obbligo di prevenire i rischi per gli utenti e per la sicurezza degli operatori sanitari"

Se la sanità in provincia di Sondrio versa in condizioni drammatiche, con le chiusure parziali di alcuni reparti, la colpa non è da imputare alla gestione di Asst Valtellina e Alto Lario. Ne sono convinte le sigle sindacali del mondo sanitario locale. "Il recente provvedimento di chiusura temporanea della Stroke Unit a Sondrio e della Chirurgia Vascolare nei festivi e nei feriali dopo le 16 a Sondalo, sta provocando critiche e censure rivolte alla dirigenza aziendale di ASST Valtellina e Alto Lario. Riteniamo invece che le delibere assunte dalla dirigenza aziendale siano inevitabili e adeguate perché rispondono all’obbligo di prevenire i rischi per gli utenti e per la sicurezza degli operatori sanitari".

Nei giorni scorsi erano stati i sindaci dell'Alta Valle, infastiditi dalla scarsa condivisione delle scelte, a chiedere, alla luce della riformulazione del servizio di Chirurgia vascolare al "Morelli", che il direttore generale dell'Asst, Tommaso Saporito, venisse rimosso dal suo incarico. Una richiesta inutile e dannosa secondo i rappresentanti dell'intersindacale dirigenti medici e sanitari di Asst Valtellina e Alto Lario - Michele Piavanini (ANAAO ASSOMED), Bruno Oria (AAROI EMAC), Giuseppe Pedretti (CIMO FESMED), Fabio Di Giovanni (CGIL MEDICI), Laura Santi (CISL Medici), Daniela Gianatti (FASSID) e Roberta Salvi (FM UIL FPL) -: "Si tratta di scelte sofferte ma purtroppo obbligate. Una delle principali cause di allontanamento dei medici sono i carichi di lavoro insostenibili. Senza scelte incisive e impopolari perderemo anche i pochi medici e dirigenti sanitari rimasti".

La situazione è emergenziale, come le stesse sigle dell’intersindacale avevano pubblicamente denunciato con una conferenza stampa nei giorni scorsi, e la necessità di invertire la rotta è quanto mai essenziale. "Ribadiamo l’urgente necessità di proposte concrete ma soprattutto realizzabili nel contesto attuale. Il mantenimento di servizi sanitari in assenza di risorse idonee può essere sostenuto strumentalmente solo da chi non è chiamato a rispondere in prima persona della sicurezza pubblica", hanno concluso i sindacalisti facendo riferimento (neanche troppo celato) all'attività di "mobilitazione" condotta del movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo” presieduto da Ezio Trabucchi.

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