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"Stop al Giro in Valposchiavo? Valorizziamo la nostra Valtellina"

Il commento del sindaco di Livigno Remo Galli dopo il rifiuto del Canton Grigioni di far passare la Corsa Rosa in Svizzera: "Cogliamo la positività, quella cioè di valorizzare ancora di più la nostra Valtellina, con il nostro Mortirolo"

Non tutti i mali vengono per nuocere. È di quest'idea il sindaco di Livigno, Remo Galli, dopo che gli organizzatori del Giro d'Italia hanno comunicato il cambio di percorso della tappa che, il prossimo 19 maggio, raggiungerà il Piccolo Tibet. Niente più transito lungo la Valposchiavo e il Passo della Forcola, troppo oneroso e troppo poco sicuro per il Canton Grigioni. La Corsa Rosa, quindi, transiterà dal Passo del Mortirolo e da Bormio prima di arrivare a Livigno. Salta il transito ad Aprica e Tirano.

"Alla proposta di far passare i corridori dalla Svizzera avevamo io e l'assessore regionale Massimo Sertori, insieme al sindaco di Poschiavo. Avevamo fatto diversi incontri, ragionando su questa grande opportunità di legare i territori della Valposchiavo e di Livigno con la corsa ciclistica numero uno: il Giro d'Italia. Ci sembrava davvero una bella iniziativa", racconta Galli. Il sindaco non ne fa un problema. "Se per il Canton Grigioni non è possibile far passare la gara non ci sono problemi, anzi, sarà un'opportunità per il territorio. Di una cosa negativa dobbiamo cogliere la positività, quella cioè di valorizzare ancora di più la nostra Valtellina, con il nostro Mortirolo".

Il dialogo tra l'Amministrazione comunale di Livigno e gli organizzatori del Giro d'Italia, il 107esimo della storia, è costante. "Ringrazio Gigi Negri e RCS che ci sono da sempre vicini. Siamo pronti a vivere questo grande Giro d'Italia con questo grande arrivo a Livigno dopo tanti anni. Sarà una grande festa di tutto il paese", ha concluso il primo cittadino Remo Galli.

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