rotate-mobile
Situazione delicata

Taglio posti letto nella casa di riposo di via Lusardi: "Scelta inevitabile"

L'assessore ai servizi sociali Maurizio Piasini: "Non si è voluto procrastinare la situazione determinata dalla carenza di organico. I 15 pazienti sono stati trasferiti nei posti contrattualizzati in via Don Guanella".

Una scelta inevitabile, legata alla mancanza di operatori sanitari e socio-sanitari che tra l'altro accomuna la casa di riposo di via Lusardi a molte altre in provincia: così l'assessore ai servizi sociali del Comune di Sondrio Maurizio Piasini, ribadendo innanzitutto che proprio l'amministrazione non ha responsabilità dirette sulle scelte della Fondazione Casa di riposo, ha risposto all'interrogazione presentata dai consigliere del Partito Democratico che chiedeva conto del taglio di 15 posti letto proprio nella casa di riposo di via Lusardi.

"Il Cda della Fondazione Casa di Riposo - ha spiegato Piasini - non ha voluto procrastinare la situazione determinata dalla carenza di organico, visto che mancano operatori sanitari e socio sanitari. Gli accreditamenti e le contrattualizzazioni dei posti sono stati comunque tutti mantenuti nonostante la mancata occupazione dei posti. Tra l’altro i 15 pazienti sono stati trasferiti nei posti contrattualizzati in via Don Guanella".

Come detto, il Comune non ha un'infliuenza o una responsabilità diretta sulle scelte della Fondazione, ma sta comunque cercando di fare il possibile per porre rimedio, per quanto di sua competenza, alla situazione descritta dall'assessore Piasini di carenza di personale: "Va precisato - ha proseguito il rappresentante della giunta Scaramellini - che la Fondazione vive di risorse proprie e l’amministrazione offre supporto politico. Si stanno comunque mettendo in campo varie azioni per ovviare alla carenza di personale, come la promozione di corsi Asa gratuiti, la ricerca di personale tramite agenzie interinali e di fondi di finanziamento. Tutto questo senza dimenticare che grazie alla quota di energia gratuita garantita alle Rsa sono stati risparmiati nel 2023 139 mila euro, serviti a contenere l’aumento delle rette e, inoltre, l’amministrazione sostiene anche gli anziani meno abbienti e per loro nel 2023 sono stati stanziati 34.500 euro".

Le risposte dell'assessore Piasini non hanno pienamente soddisfatto il consigliere del Pd Michele Bernardi, uno dei proponenti dell'interrogazione: "Benché la “Casa di riposo Città di Sondrio” sia un ente indipendente è, di nome e di fatto, controllata politicamente dal Comune di Sondrio visto che il sindaco nomina 3 consiglieri su 5 nel cda e quindi è giusto chiedere al sindaco e alla giunta di rendere conto della situazione e di intervenire, per quanto possibile, per sanare la situazione. I posti privati che sono stati chiusi rappresentano una boccata d’ossigeno per alleggerire le liste d’attesa che sono sempre troppo lunghe - ha evidenziato Bernardi -. Vi è un elevato turnover, come evidenziato nell’interrogazione, e la ragione non è da trovarsi “nell’ingratitudine del personale”, come pare che sostenga qualcuno, ma dal fatto che, sul mercato, non c’è abbastanza personale rispetto alle necessità e il pubblico offre condizioni di lavoro, economiche e non, migliori di quelle della Rsa. La situazione non è semplice, come ha esposto l’assessore, ma il Comune ha il dovere di aiutare a trovare soluzioni - ha concluso l’esponente del Pd -, principalmente interloquendo con la Regione perché si attivi ad erogare fondi alle Rsa, fondi destinati a incentivare il personale al fine di rendere più concorrenziale lavorare per le nostre Rsa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taglio posti letto nella casa di riposo di via Lusardi: "Scelta inevitabile"

SondrioToday è in caricamento