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Primo esame

Sondrio, si discute il nuovo regolamento edilizio

Il primo passaggio in commissione consiliare del documento di 137 articoli e 70 pagine ha già portato alla luce alcuni elementi da rivedere

E' stato discusso oggi pomeriggio, nel corso della seduta (in videoconferenza) della terza commissione consiliare permanente, il nuovo regolamento edilizio che l'amministrazione comunale di Sondrio è chiamata ad adottare e che sostituirà quello in vigore dal 2002 e che deve essere sostitutivo anche per il cambiamento di alcuni riferimenti normativi relativi, per l'appunto, alla materia.

Il documento si sviluppa in 137 articoli, per un totale di 70 pagine: "Si tratta di un documento che, da un lato si fonda sulla memoria storica dei nostri uffici comunali che hanno focalizzato le diverse problematiche emerse negli ultimi 20 anni - ha sottolineato l'assessore all'urbanistica Carlo Mazza -, ma d'altro canto viene effettuato un adeguamento al regolamento tipo regionale e nazionale di cui si recepiscono le indicazioni".

Come hanno poi sottolineato l'architetto Sergio Dinale e il geometra Luciano Balsarri, dell'Ufficio tecnico comunale, sono molti i punti toccati nei 137 articoli del regolamento, relativi sia all'edilizia pubblica sia a quella privata: l'altezza degli edifici, la distanza tra i fabbricati, le modalità di esecuzione dei lavori, gli elementi costruttivi, le caratteristiche degli spazi a uso pubblico solo per fare qualche esempio.

Le osservazioni

Dopo questa prima illustrazione, Gian Mario Palotti, consigliere di minoranza del gruppo Giugni sindaco, è intervenuto puntando la sua attenzione sull'articolo 68, quello che regola la presenza delle sale da gioco e la loro distanza  da luoghi "sensibili" e sull'articolo 87 relativo alla presenza di alberi legata alla sicurezza stradale, ricordando come "non solo i privati, ma anche la pubblica amministrazione debba rispettare le norme" e portando alla luce un recente caso in cui per la presenza di un albero che ha invaso la carreggiata è stata chiusa una strada comunale a Ponchiera. Inoltre, lo stesso Palotti ha richiesto se, relativamente all'articolo 88, quello che tratta la materia degli orti comunali, sia possibile modificare il limite di 20 metri quadrati indicato come superficie massima, ricevendo in tal senso una risposta positiva, con il punto che potrà dunque essere discusso ulteriormente ed eventualmente modificato.

Il consigliere di Sondrio Democratica Francesco Bettinelli ha invece chiesto quanta libertà di manovra ci sia stata per l'amministrazione comunale nel redigere il documento, nonostante il fatto di doversi attenere al regolamento tipo regionale e nazionale.

"Da un lato c'è l'obbligo di assumere le definizioni tipo, dall'altro - ha precisato l'architetto Dinale - poi quello di seguire l'indice degli argomenti. Sul risparmio energetico, ad esempio, alcune indicazioni sono obbligatori, come ad esempio quelle sugli impianti centralizzati o la regolazione della temperatura degli alloggi, altre facoltative, come le facciate e i tetti verdi. Dunque proprio l'indice degli argomenti può caratterizzare un Comune rispetto a un altro".

"Unificare i regolamenti adeguandosi a quello "tipo" - ha fatto eco l'assessore Mazza - e poi distinguersi non avrebbe particolare senso e non porterebbe a ottenere l'obiettivo prefissato".

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