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Quando ad astenersi sono i politici

Fa davvero riflettere la percentuale molto bassa di aventi diritto che, domenica, ha votato per l'elezione del nuovo presidente della Provincia

Due doverose premesse: sono sempre andato a votare, tranne che per il referendum dello scorso 12 giugno perchè non ero in Italia; sono un amante del concetto di leader by example, cioè di guida attraverso l'esempio, i comportamenti, i fatti concreti e non soltanto con le parole e le dichiarazioni.

Detto questo, arrivo al punto: per l'elezione del nuovo presidente della Provincia di Sondrio, ha votato solo il 38% degli aventi diritto che, in questo caso, sono coloro che a vario titolo amministrano i Comuni di Valtellina e Valchiavenna e, dunque, a loro volta sono stati eletti per ricoprire le loro attuali cariche.

Il 62% deglli aventi diritto, invece, domenica non si è recato a Palazzo Muzio per votare e a questo punto permettetemi un paio di considerazioni: non essendoci più l'elezione diretta del presidente della Provincia, il candidato per quest'ultimo ruolo viene proposto dopo un confronto a livello politico tra le varie forze del territorio. Se questo confronto ha portato alla scelta di un candidato sostenuto solo dal 38% degli aventi diritto, mentre il restante 62% si è astenuto per esprimere una sorta di dissenso verso la figura individuata per guidare l'amministrazione di palazzo Muzio, allora forse proprio la scelta poteva essere meglio ponderata per garantire una maggiore coesione territoriale.

Non credo, però, che sia questo il caso: certo, ci sono stati alcuni che non si sono presentati a palazzo Muzio domenica proprio perchè non d'accordo con la scelta del candidato (come peraltro evidenziato anche nelle settimane precedenti al voto da alcuni scontri a livello politico in tal senso), ma questo discorso non si può certo applicare a tutti coloro che non hanno votato.

Semplicemente, in molti hanno preferito non sacrificare un pò di tempo nella loro domenica per esercitare quello che era un loro diritto, ma, per certi versi anche dovere: certo, capisco bene che la presenza di un solo candidato ha tolto il "brivido" di incidere sulla corsa al ruolo di presidente; concedo che proprio domenica qualcuno abbia scelto di trascorrere la giornata a casa, o facendo una passeggiata con la famiglia, o magari sulle piste da sci, per ricaricarsi dopo una settimana di lavoro; ammetto che presentarsi al seggio per un'operazione di pochi minuti dopo aver dovuto raggiungere Sondrio in auto dalla propria località di residenza, magari distante diverse decine di minuti o ancora di più dal capoluogo, non sia stata una prospettiva particolamente allettante.

C'è stato, però, chi l'ha fatto e allora mi sorge spontanea la domanda: perchè in molti non hanno ritenuto importante assolvere a un compito per il quale, in fondo, siamo stati noi cittadini a eleggerli, visto che il voto per il presidente della Provincia rientra tra i compiti degli amministratori locali?

E se proprio i politici sono i primi a non presentarsi alle urne, permettetemi di dire che, se e quando sentirò uno di loro ribadire l'importanza di andare a votare (che, per carità, è sacrosanta, quindi sono il primo io a dire che bisogna farlo) oppure sottolineare come l'astensionismo abbia inciso in maniera negativa sul risultato del proprio partito o coalizione, bhè, concedetelo, ma un pò mi scapperà da ridere.

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