Berbenno pensa di intitolare una via a Silvio Berlusconi
Nel prossimo consiglio comunale verrà discussa una mozione in tal senso presentata dal consigliere Stefano Luca Bordoni di "Progetto sviluppo - meno tasse comunali"
A poco più di una settimana dalla morte di Silvio Berlusconi non si esauriscono l'ondata di commozione nè gli omaggi nei confronti del "Cavaliere", anzi si pensa già a gesti concreti per onorarne la memoria e tenerne vivo il ricordo.
Tra le varie idee c'è anche quella del consigliere di Berbenno Stefano Luca Bordoni del gruppo consiliare "Progetto sviluppo - meno tasse comunali" che ha presentato una mozione da discutere nel corso della prossima seduta del consiglio comunale in cui vuole impegnare la giunta affinché intitoli proprio a Silvio Berlusconi una via, una piazza o un'area pubblica del Comune della Bassa Valle.
Le motivazioni
Nella sua mozione, Bordoni evidenzia le ragioni per cui ritiene l'intitolazione sopracitata un gesto doveroso: "Berlusconi - scrive il consigliere di Berbenno - ha rappresentato e rappresenta un modello imprenditoriale per il tessuto economico, produttivo e finanziario della nazione e le sue aziende sono diventate eccellenze e motivo di lustro per l’Italia nel mondo; attraverso il suo primo network televisivo privato con copertura nazionale Berlusconi ha avviato un nuovo stile di fare TV, per diverse fasce di orario, di età e di genere, moltiplicando l’offerta d’intrattenimento, d’informazione, di cultura e di sport; si è dimostrato un editore, anche nella stampa, super-partes, garante del pluralismo e indipendente, contribuendo attraverso le sue reti e le sue testate giornalistiche a diffondere e consolidare fin dagli albori la cultura europea e ha rafforzato la visione atlantista".
"Come politico - così si chiude la mozione - ha saputo intervenire repentinamente in un momento di grave debolezza per la nostra democrazia, ridando spazio e speranza all’area liberale, moderata, cristiana; conservando il primato di Presidente del Consiglio in carica per più giorni nella storia repubblicana; durante i suoi mandanti da Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso la sua politica estera ha rafforzato l’Europa, rinsaldando i rapporti con gli Stati Uniti d’America, ponendosi come canale di dialogo e collaborazione tra Russia e Occidente, intuendo il potenziale di sviluppo strategico del Nord Africa, ridando all’Italia un ruolo di protagonista nel mondo".
