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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Lanzada

Il masso corre nel bosco, tragedia sfiorata in Valmalenco

L'episodio a Lanzada lungo i tornanti per Franscia. Le limitazioni del traffico per il rientro a casa dei turisti

Poteva avere ben altre conseguenze la caduta di massi registrata nel primo pomeriggio di ieri, sabato 3 febbraio, a Lanzada, in Valmalenco. Erano circa le ore 14.30 quando lungo la strada cha da Tornadri conduce a Franscia un masso di grosse dimensioni è piombato a terra lungo il versante, rovinando sulla carreggiata nel territorio comunale di Lanzada. In un punto la strada è crollata sotto il peso del sasso, mentre più a valle per poco non si è consumata una tragedia.

Come ogni giorno il signor Luigi Marveggio, insieme a due amici, era partito dall'abitato di Lanzada per una camminata salutare, 5 chilometri in compagnia, all'aria aperta, in direzione Franscia. Giunti alla meta abituale i tre si sono seduti, come sempre, al loro posto, lungo il muretto che protegge la strada dallo strapiombo. È dopo pochi minuti che hanno iniziato a sentire i primi rumori provenire dal bosco sovrastante. I primi sassi hanno iniziato a rotolare senza essere visti. Dopo poco, invece, un grosso masso - probabilmente dopo essersi spezzato lungo la propria corsa - si è palesato alla vista degli anziani, mentre rotolava nella loro direzione. È con prontezza di riflessi che sono riusciti a scappare, prima che la roccia li raggiungesse. Sono stati loro a dare l'allarme.

Danni e transito

I primi a giungere sono stati due agenti della polizia locale, impegnati a fermare il copioso via vai di auto e a constatare i primi danni. Successivamente è giunto il sindaco, Cristian Nana, accompagnato dalla protezione civile locale e seguito dal geologo incaricato e dai vigili del fuoco. In poco tempo si è capito quanto la situazione fosse delicata. Una volta spostato il masso, in attesa della bonifica necessaria, si è deciso di permettere il rientro a casa dei numerosi avventori di Campagneda, Campo Moro e Alpe Gera e di fermare invece la risalita dei mezzi.

Il transito, come previsto dall'ordinanza emanata dal sindaco, è consesso solamente "in direzione Tornadri (solo in discesa), con l'ausilio di movieri presenti in loco, secondo le seguenti fasce di apertura: dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:00 alle ore". Grande il lavoro delle autorità per allertare tutte le strutture ricettive della zona ed informare le tante persone dirette ai piedi del Pizzo Scalino.

Non è certo la prima volta che quella porzione di territorio dimostra le sue fragilità. Nel febbraio del 2018 un masso ciclopico di 20 metri cubo era caduto ancora più a valle, al limite dell'abitato di Tornadri, tanto da obbligare le autorità a far evacuare circa 20 persone dalle loro case. Dopo la creazione di un vallo paramassi a protezione degli edifici nel 2023, nelle ultime settimane si sta procedendo alla costruzione di altre barriere più a monte.

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