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Venerdì, 26 Aprile 2024
le indagini / Livigno

Traffico illecito di rifiuti a Livigno, sospeso il comandante dei vigili

Le indagini della questura e della guardia di finanza con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Perquisite anche le abitazione del sindaco, del suo predecessore e di un assessore

Il comandante della polizia locale di Livigno, Cristoforo Domiziano Franzini, è stato interdetto dal suo lavoro per nove mesi. La decisione è frutto dell’indagine avviata dalla squadra mobile di Sondrio in collaborazione con la Guardia di Finanza nucleo PEF di Sondrio, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e condotta dai pm Francesco De Tommasi e Marialina Contaldo, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto coordinatore della DDA, Alessandra Dolci, a proposito dello smaltimento illecito di rifiuti.

Le indagine riguardano le presunte condotte fuorilegge, perpetrate negli anni da diversi soggetti economici con sede a Livigno, organizzate e finalizzate all'illecito smaltimento dei rifiuti derivanti dallo svolgimento delle attività d’impresa. Secondo gli inquirenti le autorità locali, istituzionalmente preposte alla regolazione ed al controllo delle attività di interesse pubblico in questione, avrebbero invece concorso alla mala gestione.

Le condotte criminose ipotizzate "sarebbero state finalizzate ad ottenere illeciti risparmi sui costi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti in conformità alle norme di legge". I reati ipotizzati sono di traffico illecito di rifiuti e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Le forze dell'ordine, oltre a perquisire l'abitazione e gli uffici comunali di Franzini hanno ispezionato, nella mattinata di lunedì 18 luglio, le abitazioni e gli uffici dell'attuale sindaco di Livigno, Remo Galli, del suo predecessore, Damiano Bormolini, e dell'assessore in materia di politiche ambientali Christian Pedrana.

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