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Cronaca

Laura Ziliani, arrestate le due figlie per omicidio volontario

Il cadavere dell'ex vigilasse è stato ritrovato dopo tre mesi in un torrente dell'Alta Valle Camonica. In carcere anche il fidanzato

Svolta nelle indagini sulla morte di Laura Ziliani. L'8 maggio scorso l'ex vigilessa era svanita nel nulla a Temù, in Alta Valle Camonica: settimane di ricerche, le figlie indagate e infine il corpo ritrovato nel greto del fiume Oglio, l'8 agosto scorso. Ora l'ennesima svolta sulla vicenda: due delle tre figlie sono state arrestate, insieme al fidanzato della maggiore. 

Si tratta del 27enne Mirto Milani e di Silvia e Paola Zani, la prima di 27 anni, la seconda di 19: il gip di Brescia ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i presunti reati di omicidio volontario e di occultamento di cadavere. Non una novità assoluta visto che i tre, da fine giugno, erano già ufficialmente indagati.

Come riportano i colleghi di BresciaToday, la decisione del giudice arriva a seguito delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Breno, che avrebbero rilevato diverse incongruenze nei racconti dei tre accusati, soprattutto dopo il rinvenimento del cadavere: "la versione dell’infortunio o del malore in montagna" è ritenuta dalla Procura "poco credibile". Laura Ziliani, ex agente di Polizia Locale di Temù, al momento della scomparsa era dipendente del Comune di Roncadelle.

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