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Aggressioni a medici e infermieri: dal Pronto Soccorso immagini in diretta in Questura

E' stato siglato un protocollo d'intesa tra il questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza e il direttore di Asst Valtellina e Alto Lario Tommaso Saporito

Circa un mese fa aveva fatto scalpore l'aggressione subita da medici e infermieri al Pronto soccorso di Sondrio da parte di un paziente che aveva minacciato e lanciato oggetti verso il personale sanitario e aveva tenuto sotto scacco tutti i presenti con i suoi comportamenti.

Soltanto l'ultimo di una lunga serie di episodi di questo genere, in Valtellina, così come nel resto d'Italia, tanto che l'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Sondrio era intervenuto sulla vicenda chiedendo la presenza 24 ore su 24 della polizia nei presidi ospedalieri e nei pronto soccorso. 

Il protocollo d'intesa

Non si è giunti a questa soluzione, ma si è cercato comunque di trovare uno strumento adeguato a garantire maggiore sicurezza al personale sanitario impegnato in provincia di Sondrio: in tal senso nei giorni scorsi è stato sottoscritto un protocollo d'intesa da parte del questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza e del direttore di Asst Valtellina e Alto Lario Tommaso Saporito.

In pratica il protocollo prevede che le telecamere presenti nei Pronto soccorso della provincia (oltre che a Sondrio anche a Morbegno, Chiavenna e Sondalo) siano collegate da remoto con la sala operativa della Questura, in modo tale che da quest'ultima possa essere monitorato in tempo reale quanto accade e possano essere disposti interventi tempestivi da parte degli agenti in caso di episodi di violenza, aggressioni o pericolo per il personale sanitario e non solo.

Rimane sempre attiva, poi, la possibilità di richiedere un intervento delle forze dell'ordine attraverso il sistema presente in tutte le strutture sanitarie e che permette di bypassare il centralino del Numero unico di emergenza.

"É un protocollo di rilevante importanza - ha evidenziato il questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza - sotto il profilo della sicurezza sia degli operatori sanitari sia degli utenti del Pronto soccorso. Un'iniziativa che trae origine da un'istanza che è stata fortemente rappresentata dagli operatori sanitari a livello nazionale e che è stata recepita dal Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno. Il capo della Polizia a inizio anno aveva sollecitato i questori di tutto il territorio nazionale ad individuare soluzioni migliorative per incrementare il livello di sicurezza all'interno dei Pronto soccorso. Il mio predecessore. il questore Angelo Giuseppe Re e il vicario Eugenio Ferraro. si sono subito adoperati innanzitutto per potenziare l'operatività del posto di polizia all'interno dell'ospedale di Sondrio con un incremento della presenza oraria anche nelle fasce serali".

Questo protocollo infonde fiducia negli operatori sanitari - ha fatto eco il direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario Tommaso Saporito - che si sentono finalmente protetti mentre stanno "in trincea". Ma è una tutela anche per gli utenti dei Pronto soccorso. Un segno di attenzione per cui ringrazio di cuore la polizia di Stato".

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