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Dura condanna / Bormio

Tangenzialina dell'Alute: Legambiente "punisce" il sindaco di Bormio con la Bandiera nera

Secondo l'associazione ambientalista l'opera rappresenta uno scempio ecosistemico e causa consumo di suolo nell'ottica di una motorizzazione selvaggia

Dura presa di posizione di Legamabiente nei confronti della "Tangenzialina dell'Alute", opera viabilistica prevista a Bormio per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: l'associazione ambientalista, infatti, ha assegnato al sindaco della località dell'Alta Valle Silvia Cavazzi la "Bandiera nera" proprio per la scelta di realizzare questa infrastruttura di 1,5 km che però, proprio secondo Legambiente avrà "un enorme impatto sul delicato equilibrio della Alta Valtellina".

La motivazione

La Bandiera Nera al sindaco di Bormio si riferisce alla nuova tangenziale di Bormio di cui tanto si è parlato, ma che risulta nei fatti un progetto infrastrutturale costoso (12 milioni di euro) che sventra connessioni ciclopedonali frequentate, altera il paesaggio del torrente Frodolfo, impermeabilizza la piana dell’Alute, in una evidente logica di consumo di suolo per futili motivi e soprattutto dai dubbi risultati, oltretutto senza aver contemplato una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) obbligatoria alla luce degli impatti sulla rete ecologica regionale nonché sull’adiacente Parco dello Stelvio - questa la motivazione di Legambiente -. Il tema del rischio idrogeologico viene totalmente eluso, lasciando oltretutto irrisolti altri nodi di congestione da traffico.

Una bandiera nera è stata assegnata anche a Regione Lombardia per la modifica della normativa regionale che rende possibile la circolazione con mezzi motorizzati sui sentieri della regione, interpretata come segno di arretratezza nella visione del potenziale turistico.

In chiave positiva, invece, sono state assegnate anche due Bandiere verdi: la prima all’associazione Castanicultori Lario Orientale; la seconda all'associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla in Val Brembana.

“Le segnalazioni di quest’anno tracciano un quadro del futuro dei nostri territori da due punti di vista - commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Da una parte un atteggiamento perdente, poco sintonizzato con i reali bisogni delle persone e dell’economia dei territori; dall’altra, una scommessa più coraggiosa ma più coinvolgente, interattiva e solo apparentemente più debole nei contenuti e nei risultati, ma aperta a una crescita possibile".

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