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Stop a medici e infermieri pagati "a gettone", si complica la sanità valtellinese

La riforma in Lombardia promossa dall'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso: "Rimediamo a una situazione iniqua". L'affidamento in extremis di Asst Valtellina e Alto Lario

In Lombardia stop ai cosiddetti 'gettonisti', quei medici e quegli infermieri che prestano la propria opera tramite cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche e vengono remunerati in proporzione alle singole presenze per la copertura dei servizi sanitari. Lo ha deciso la Giunta regionale nella giornata del 13 dicembre con l'approvazione di una delibera proposta dall'assessore al Welfare, Guido Bertolaso. La novità è immediatamente esecutiva, seppur i contratti in essere andranno a naturale scadenza senza alcuna possibilità di rinnovo.

Una decisione che, seppur attesa, complica non poco la gestione della sanità in provincia di Sondrio. Vista la mancanza di professionisti sono diversi oggi i reparti in Valtellina e Valchiavenna retti da prestazioni "a gettone". Solo al Morelli di Sondalo, per fare un esempio, cooperative di medici gestiscono i reparti di Cardiologia, Ortopedia, Radiologia, Ostetricia, Ginecologia, oltre al Pronto soccorso in orario notturno. Solo nella giornata del 12 dicembre, in extremis, Asst Valtellina e Alto Lario aveva affidato alla cooperativa Novamedica il "servizio di assistenza medica di medicina/pronto soccorso", per un periodo di 12 mesi, nei presidi ospedalieri di Livigno, Sondalo, Chiavenna e Morbegno. Un affidamento, dall'importo di circa 1 milione e 700mila euro, che non avrà proseguo nel 2025, alla luce delle scelte di Regione Lombardia. 

Fortemente soddisfatto della novità Bertolaso. "Mi verrebbe da dire 'un atto dovuto', un provvedimento che va a riequilibrare un modello iniquo. Credo che sia un doveroso segno di rispetto verso tutto il personale che lavora negli ospedali con gli stipendi che purtroppo ben conosciamo. La Lombardia sia la prima Regione a intraprendere questo percorso che, ne sono certo verrà adottato anche dalle altre Regioni. E in tal senso sono in costante collegamento con il ministro Schillaci per condividere un percorso che porti a ulteriori interventi in materia di fiscalità ed emolumenti per medici e infermieri".

Liberi professionisti

Contestualmente allo stop ai 'gettonisti', si procederà al reclutamento di personale medico con incarico libero-professionale. Infatti, sono stati anche approvati i principi generali per il conferimento di incarichi liberi professionali per i servizi sanitari. Gli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) dovranno attenersi a queste procedure di selezione. La cabina di regia è stata affidata ad Areu. La contrattualizzazione dei liberi professionisti da incaricare spetterà a singoli Enti. Il conferimento avverrà tramite procedura comparativa a evidenza pubblica. Nella determinazione del compenso, tra i vari parametri, vi sarà anche la comparazione tra il costo orario dell'incarico di lavoro autonomo e quello del corrispondente professionista dipendente pubblico.

Nuovo piano sociosanitario 2023-2027

La Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha anche approvato la proposta di Piano Sociosanitario lombardo 2023/2027 che sarà inviato ora al Consiglio per il completamento dell'iter. "Si tratta - spiega Bertolaso - della definizione degli indirizzi di programmazione del SSR. L'obiettivo è quello di rispondere concretamente a tutti i bisogni di salute dei cittadini e di superare le criticità oggi presenti attraverso la collaborazione di tutti i soggetti chiamati in causa".

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