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Lupi e orsi: ecco il manifesto d'impegno degli amministratori locali

Cinque i punti, redatti dopo un incontro a Chiavenna nei giorni scorsi, per ribadire la vicinanza ai cittadini e la necessità di un cambio nella gestione di un problema "che sta sfuggendo di mano"

Si è tenuto a Chiavenna nei giorni scorsi il primo incontro dei sindaci e degli amministratori locali dell'arco alpino sul tema dei grandi predatori. Erano infatti presenti decine di sindaci, presidenti di Comunità Montana e rappresentanti delle realtà istituzionali dal Piemonte al Trentino passando per la Lombardia. Presente anche una rappresentanza di amministratori della vicina Svizzera. Insieme a loro, nutrita la presenza di rappresentanti regionali fino alla partecipazione dei due europarlamentari, Alessandro Panza e Pietro Fiocchi.

Una mattinata di confronto e di lavoro sul tema che sta preoccupando interi territori che registrano un numero sempre maggiore di predazioni e presenze incontrollate di lupi ed orsi. Una giornata che si è conclusa con la proposta di un manifesto di impegno che sarà trasmesso alle istituzioni locali per la condivisione nelle giunte, nei consigli e nelle assemblee. Cinque punti per dire che gli amministratori sono vicini ai cittadini chiedendo per prima cosa di aggiornare i numeri dei censimenti alla realtà dei fatti per poi procedere celermente ad una revisione normativa che consenta di gestire con determinazione un problema che sta sfuggendo di mano.

"Siamo orgogliosi ed onorati di aver ospitato, in stretta collaborazione con i comitati spontanei dei cittadini sorti a difesa dei propri territori,che ringraziamo per il costante impegno, questo evento unico nel suo genere - hanno commentato il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta e il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna Davide Trussoni -. Speriamo si tratti di un inizio di un percorso di unità a difesa di tutto l'arco alpino.

Il manifesto

Ecco il manifesto in cinque punti redatto dai sindaci e dagli amministratori locali:

  1.  Raccogliamo e condividiamo la preoccupazione e la paura della nostra popolazione in merito alla sempre maggiore presenza di lupi e orsi con numerosi episodi di predazione anche nelle vicinanze dei maggenghi e dei centri abitati e di percorsi frequentati da residenti e turisti.
  2. Siamo al fianco di tutte le attività agricole dei nostri territori, siano esse di natura aziendale o non professionale, che soffrono continue perdite di capi e gravi disagi. Vogliamo che possano essere messi nelle condizioni di poter continuare a coltivare questa passione a servizio del territorio come veri ed unici custodi della biodiversità e delle nostre montagne.
  3. Chiediamo alle istituzioni regionali, nazionali ed europee, secondo la loro specifica competenza, di prendere atto del numero reale di grandi predatori sulle nostre montagne e di procedere, con tempestività, ad una profonda revisione delle norme che consenta di gestire e governare, con ogni mezzo possibile e secondo il principio della gradualità di intervento, il fenomeno prima che possa completamente sfuggire di mano, compromettendo anche la sicurezza stessa degli abitanti.
  4. Invitiamo tutti i soggetti a ispirarsi al principio del rispetto: delle regole, delle attività, delle tradizioni secolari dei territori, dell’uomo con le sue aspirazioni ed iniziative, che intendiamo ricollocare al vertice di ogni sistema.
  5. Ci impegniamo a realizzare, con finalità di confronto, propositive e di sensibilizzazione di ogni livello istituzionale, un coordinamento di tutte le realtà istituzionali dell’arco alpino vicine alle problematiche degli effetti relativi alla presenza dei grandi predatori.

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