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Continuano le predazioni di lupi e orsi dalla Valchiavenna all'Alta Valtellina

Negli ultimi giorni si sono intensificate le segnalazioni. Snider e Iacomella: "Questione non più rinviabile. Occorrono scelte". Prosegue la raccolta firme a Livigno e Valdidentro

In provincia di Sondrio come in Italia c'è la necessità di adottare nuove regole per la gestione dei lupi. Ne è convinto il coordinatore dei comitati spontanei “Tutela delle persone e degli animali dai lupi”, Michele Corti, promotore della petizione popolare sottoscritta in Valchiavenna da 3800 cittadini e che, il prossimo fine settimana, in Alta Valtellina punta a superare le 2000 firme con i banchetti in programma a Livigno e Isolaccia (Valdidentro), presso le due piazze della chiesa.

"Una serie di episodi inquietanti, avvenuti nei giorni scorsi confermano l’emergenza lupi. Dopo una serie di aggressioni a persone (tra cui a una bambina in spiaggia) verificatesi in comune di Vasto la scorsa settimana non più tardi di due giorni fa, in un’altra zona della provincia di Chieti, a Palombaro, un grosso lupo ha strappato dalle braccia di una donna che passeggiava nel centro del paese il suo cagnolino e lo ha portato nel bosco lasciando una striscia di sangue. A San Giacomo Filippo, in Valchiavenna, l'altro ieri un lupo è penetrato in un giardino tentando di predare un cane che è stato salvato dal padrone. Comprensibile lo shock di chi ha assistito alla scena seguita alla fulminea entrata del lupo nel giardino", ricostruisce Corti.

Lupi in Valchiavenna

Nella stessa comunità montana valchiavennasca, in Val Bregaglia, sono state rinvenuti, con segni inequivocabili di predazione da lupo, i corpi esanimi di 7 capre mentre altre 7 risultano disperse. A darne annuncio pubblico è stato il sindaco di Piuro, Omar Iacomella. "Dalle carcasse ritrovate si denota il passaggio del lupo, animale estinto almeno dal 1600 sulle nostre montagne, al confine tra Piuro e Villa verso i monti del pian Cantone. Non si venga a dire che il lupo può convivere nelle nostre montagne, altrimenti gli agricoltori come il nostro saranno costretti ad abbandonare gli alpeggi. E non si tratta di agricoltori sprovveduti o che abbandonano le bestie sui monti, anzi. Massima solidarietà all'azienda agricola. Da oggi rinnoviamo l'appello agli enti preposti e chiediamo a gran voce, tutti insieme di trovare una soluzione che salvaguardi la presenza dell'agricoltura eroica di montagna".

Le foto della predazione in Val Bregaglia

Capre predate dal lupo - Valchiavenna

Della stessa opinione anche Silvana Snider, consigliere regionale della Lega e vicesindaco di Villa di Chiavenna. "La questione non è più rinviabile, la montagna non può più aspettare. Il rischio è quello dell'abbandono di quei pochi eroici agricoltori che ancora salgono in montagna con le loro greggi e la mantengono. Ho chiesto alla commissione montagna e al suo presidente Zamparini di convocare più presto possibile delle audizioni affinché questa cosa possa emergere in tutte le sue problematiche. Il lupo in montagna non è compatibile con la presenza dell'uomo".

"C'è anche chi dice di prendere dei cani maremmani per difendersi dai lupi. Abbiamo però avuto anche segnalazioni da parte di ciclisti attaccati dai cani che stavano accudendo i loro greggi. Non è tutto così semplice come pare. Va ascoltato chi vive la montagna, non chi la vuole preservare come un parco pur vivendo in città. È questo che dobbiamo far capire a chi legifera, chiaramente con il rispetto di tutti gli animali, ma dobbiamo assolutamente fare delle scelte che dovranno assolutamente portare a fare delle selezioni" ha concluso la leghista.

L'allevatore aggredito

Gli episodi si susseguono come spiega, ancora, Michele Corti. "A Piatta, in Alta Valtellina, nei prati vicino alle case a valle del paese, due notti fa, una capretta è stata uccisa e due hanno riportato ferite dopo che, per un presumibile attacco di uno o più lupi, gli animali erano fuoriusciti dal recinto. La lesione alla gola che ha ucciso la capretta è tipica del modo di uccidere le prede del lupo (come constatato anche dal veterinario che ha eseguito l’esame delle lesioni stesse). Ed è dell'altro giorno la notizia che all’alpe di Ossuccio in Tremezzina sono stati visti tre lupi che hanno attaccato capre e pecore. Non si conosce ancora il numero degli animali feriti ma si sa che il giovane caricatore Raffaele Castellazzi che ha tentato di difendere gli animali ha riportato ferite a un braccio e a una gamba che si sono gonfiati". 

Infine è stata confermata la predazione di una pecora da parte di un orso in Valmasino. La polizia provinciale ha completato l'analisi zooprofilattica dei resti animali. L'aggressione, risalente a sabato 20 maggio, era stata compiuta in località San Martino, non lontano dalla pista ciclopedonale ed abitato. Non si esclude che il plantigrado (o più di uno) si sia stabilito nella vallata retica.

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