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La precisazione

Divieto alle croci di vetta: "Non è la posizione ufficiale del Cai"

La precisazione del presidente generale Antonio Montani: "Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro"

Dopo le forti polemiche seguite alla pubblicazione sul portale "Lo Scarpone", canale d'informazione ufficiale del Cai - Club Alpino italiano di un testo in cui le croci sulle vette montane sono state definite anacronistiche e divisive e si è anche auspicato il divieto di innalzamento di nuovi simboli di questo tipo, è arrivata la precisazione del presidente generale dello stesso Cai Antonio Montani.

Nessuna posizione ufficiale, ma solo un'opinione personale di chi ha scritto e soprattutto, nessuna intenzione di percorrere questa strada: "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce - ha spiegato Montani -. Voglio scusarmi personalmente con il Ministro per l'equivoco generato dagli articoli apparsi sulla stampa e voglio rassicurare che per ogni argomento di tale portata il nostro Ministero vigilante sarà sempre interpellato e coinvolto".

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