rotate-mobile
Niente gare

Concessioni idroelettriche: "Il rinnovo, non le gare, questa è la strada giusta per non farci scippare le dighe"

Il politico valtellinese Jonny Crosio interviene sulla questione rivendicando la posizione di Fratelli d'Italia

La proposta del rinnovo delle concessioni idroelettriche, al vaglio in questi giorni presso i Ministeri del MASE, delle Infrastrutture e degli Affari europei, sta andando nella direzione indicata in questi anni da Fratelli d’Italia. L’ipotesi è quella di aprire una trattativa con i concessionari uscenti a fronte della presentazione di un piano industriale che, oltre a interventi per l’aumento della produzione, generi ulteriori risorse economiche da sommare a quelle già previste per il territorio. In sintesi: più produzione, più energia, più soldi, no gare.

Al dibattito sulle concessioni idroelettriche si aggiunge la voce del politico valtellinese, esponente di Fratelli d'Italia Jonny Crosio, che ipotizza una soluzione diversa da quella auspicata dai vari comitati per l'idroelettrico sia a livello territoriale, sia a livello nazionale.

“Sono convinto che quella avanzata dal Governo sia la strada giusta per il nostro territorio” - dichiara Jonny Crosio, referente provinciale FdI in tema di concessioni idroelettriche e risorsa idrica -. Questa soluzione porterebbe ulteriori risorse economiche ai territori, senza però correre il rischio di vedersi scippare le dighe, magari da grandi multinazionali straniere e, soprattutto, andrebbe ad accelerare gli investimenti per la decarbonizzazione che, altrimenti, in caso di gare, sarebbero bloccati dai contenziosi".

“Tutto questo è in linea con quanto proposto da Fratelli d’Italia in provincia di Sondrio, quale modello per tutto il Paese in tema di concessioni idroelettriche - prosegue Crosio -, esattamente come accaduto al di fuori dei nostri confini, dove nessun altro Paese ha messo in campo gare per il rinnovo delle concessioni scadute. In virtù del fatto che la presunta “infrazione Europea” di fatto è decaduta nel 2021, in un contesto geopolitico complesso e con cambiamenti climatici in atto, la domanda che ci siamo sempre posti è: “perché dobbiamo essere l’unico Paese europeo a fare le gare per il rinnovo delle concessioni?”.

Secondo Crosio, poi: “Ora dobbiamo evitare che il nostro Paese proceda in maniera solitaria sul tema del rinnovo delle concessioni, con il rischio di perdere un importante asset strategico come il patrimonio idroelettrico italiano da cui dipende un pezzo importante del nostro mix energetico. La partita vera si gioca in Europa dove il governo Meloni è chiamato a correggere impegni sulle concessioni idroelettriche presi nel PNRR con troppa leggerezza dai precedenti Governi, nonostante l’archiviazione della procedura di infrazione, difendendo finalmente l’interesse nazionale".

Un primo incontro con le strutture tecniche della Commissione Ue si è già svolto a margine del Consiglio europeo al quale hanno partecipato la premier Giorgia Meloni e il titolare degli Affari Europei, Raffaele Fitto, dove lo stesso ha esposto i contenuti del Dl Energia, che prevede appunto la possibilità per le Regioni di aprire ad una trattativa con al centro la presentazione di un piano industriale che ha come obiettivo primario maggiori benefici per il nostro territorio.

“Siamo sulla strada giusta, quella che abbiamo sempre auspicato". - conclude soddisfatto Jonny Crosio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concessioni idroelettriche: "Il rinnovo, non le gare, questa è la strada giusta per non farci scippare le dighe"

SondrioToday è in caricamento