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Possibile svolta?

Cavalcavia del Trippi: i dubbi della soprintendenza per il Pnrr sul progetto

Nel corso dell'incontro pubblico di questa mattina a Montagna Piano è stato presentato un documento che invita a studiare soluzioni alternative prima di procedere definitivamente sulla strada scelta

Potrebbe, ma il condizionale è d'obbligo sia per le tempistiche sia per il valore non vincolante del documento, tornare in discussione il progetto del nuovo cavalcavia del Trippi che già sta facendo molto discutere, tra pareri positivi e opinioni profondamente contrarie e critiche.

Questa mattina, infatti, nel corso dell'incontro organizzato alla scuola primaria "Cederna" a Montagna Piano è stato presentato un documento della soprintendenza per il Pnrr del Ministero della Cultura in cui si invita il committente dell'opera a provare a vagliare soluzioni alternative al cavalcavia ritenuto non soltanto profondamente impattante a livello ambientale, ma non fondamentale sotto l'aspetto viabilistico.

Il documento

Ecco, nel dettaglio, le osservazioni presentate nel documento della soprintendenza: 

  1. In merito alle soluzioni alternative indagate la proposta D sembrerebbe fornire la possibilità di un attraversamento della ferrovia senza la realizzazione di un cavalcavia, innestando la viabilità in un punto di via Stelvio situato maggiormente a ovest rispetto a dove si propone la discesa del ponte. ma che tuttavia potrebbe portare comunque vantaggi alla viabilità. Si richiede, prima dello sviluppo della soluzione B1 proposta dl fornire informazioni circa la perseguibilità della variante alla soluzione D, approfondendo gli aspetti tecnici e viabilistici.
  2. Sebbene l’opera di maggiore impatto costituita dal cavalcavia d' attraversamento della ferrovia intersechi la fascia di rispetto del fiume e del torrente ln un'area caratterizzata dalla forte infrastrutturazione e dall'edificazione di insediamenti commerciali, essa sembra poter interferire significativamente con visuali percepibili da punti di vista posti in luoghi pubblici ricadenti nella fascia fluviale limitrofa posta a sud e indirizzate a maggior distanza verso nord. in direzione dei terrazzamenti, come ad esempio dal ponte di attraversamento dell'Adda su via Busteggia. Pertanto si richiede una più esaustiva ricognizione fotografica che esplori un maggior numero di punti dl vista da cui emerga il cavalcavia, da indicare nelle stesse immagini mediante fotoinserimenti  Tale ricognizione coinvolga visuali: prese dalla fascia del fiume verso nord; panoramiche della piana apprezzabili dai luoghi dl interesse culturali citati quali il Castello del Grumello, la chiesa di Sant'Antonio e in generale dai percorsi a mezza costa: viste dell'intorno limitrofo dell'urbanizzazione del tratto interessato nel comune di Montagna in Valtellina.
  3.  Al fine di valutare correttamente l'impatto del cavalcavia sull'intorno, si richiedono sezioni longitudinali e trasversali ambientali quotate, mancanti nella relazione paesaggistica e dettagli relativi alle cromie e ai trattamenti delle parti in cemento a vista, tanto delle pile di sostegno che dei muri laterali emergenti da terra come riportato nelle sezioni costruttive; si richiedono, sempre in relazione alle opere strutturali, chiarimenti in merito alla forma della parte sommitale della pila, rappresentata in modo differente nella sezione caratteristica n°15 (elaborato 306) e nella sezione longitudinale (elaborato 341). Si rimane in attesa di ricevere la suddetta documentazione integrativa che codesto Ministero vorrà richiedere al Proponente ai sensi e nei termini dell'art. 24 del D.lgs n. 152/2006, affinché la Scrivente possa esprimere il proprio parere di competenza nell'ambito del procedimento di VIA. Tanto si comunica a ogni buon fine anche al Proponente.

"Si chiede - ha sottolineato il sindaco di Montagna in Valtellina Barbara Baldini - con una certa cura alla committenza di considerare un'altra strada, peraltro già proposta, rispetto al cavalcavia. La bontà del cavalcavia stesso è messa in dubbio non tanto per il consumo di suolo in una zona già di per sé molto costruita, ma soprattutto per il pesantissimo impatto sul territorio. Ora, questo documento non significa che non faranno più il cavalcavia. ma credo sia significativo che certe cose ora vengano affermate anche da persone titolate". 

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