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Salite mitiche / Bormio

E' partita oggi da Bormio l'Haute Route Dolomites

Fino al 2 settembre, cinque tappe, 450 km, 14.500 metri di dislivello positivo e ciclisti amatoriali da 46 nazioni

E' scattata oggi, martedì 29 agosto, Haute Route Dolomites, l’evento italiano della serie Haute Route, il primo circuito al mondo di corse a tappe di prestigio per ciclisti amatoriali. Sono cinque le tappe dell’edizione 2023, per un totale di 450 chilometri di sviluppo e 14.500 metri di dislivello positivo. Il via, come detto, oggi, da Bormio, l’approdo finale a Cortina d’Ampezzo.

La prima tappa ha visto i partecipanti cimentarsi nella Bormio-Passo dello Stelvio: 83 chilometri e 3.274 metri di dislivello che hanno previsto, nell’ordine, la scalata dell’Umbrail Pass (19 chilometri di ascesa per 1.295 metri di dislivello positivo) e quella dello Stelvio, dal versante altoatesino (24 chilometri di sviluppo e 1.834 metri di dislivello positivo). A vincere il belga Frederic Glorieux, davanti al brasiliano Bruno Fregolente Lazaretti e a Enrico Girotti.

Tra le donne trionfo brasiliano con Valeria Ciarnuto che ha preceduto l'italiana Michela Santini e l'altra carioca Ana Lidia Borba.

Le altre tappe

La seconda tappa, domani, mercoledì 30 agosto, è la Bormio-Passo Predaia: 120 i chilometri da percorrere, 3.256 i metri di dislivello positivo da superare. Tre le salite da affrontare: il Gavia subito dopo il via (13 chilometri di ascesa, da Santa Caterina Valfurva, per 900 metri di dislivello), il Tonale e il Predaia dove Haute Route Dolomites giunge per la seconda volta dopo l’esordio del 2022.

Giovedì 31 agosto tappa tutta trentina: si lotterà contro le lancette del cronometro nella Trento-Monte Bondone: 19,6 i chilometri da affrontare, per 1.475 metri di dislivello.

La quarta frazione, la Trento-Passo Falzarego, unità le province di Trento e Belluno: 141 chilometri di sviluppo e 4mila metri di dislivello, passando per il Passo Valles (6,6 chilometri per 460 metri di dislivello) e, appunto, il Falzarego (19 chilometri, per 1.152 metri di dislivello).

L’atto finale spetta alla Cortina-Passo di Valparola, frazione di 95 chilometri e ben 3.400 metri di dislivello. I passi da affrontare sono il Giau (10,2 chilometri per 740 metri di dislivello), il Campolongo e il Valparola (13,4 chilometri per 790 metri di dislivello).  

Come ad ogni evento Haute Route, i concorrenti potranno avere un’assistenza degna di una gara professionistica, con meccanici, massaggiatori, moto di sicurezza e auto che li supporteranno prima, durante e dopo la loro fatica.

La formula che caratterizza Haute Route Dolomites, come tutti gli eventi Haute Route, è quella della ciclosportiva, formula che permette di avere una ottimale gestione del percorso sia per quanto riguarda gli atleti sia relativamente al traffico. La classifica di tappa è infatti determinata dalla somma dei tempi ottenuta nei tratti cronometrati e i diversi valichi sui quali transiteremo non saranno chiusi.

A Haute Route Dolomites partecipano poco meno di 400 concorrenti, in rappresentanza di 46 nazioni. I paesi numericamente più presenti sono Messico (55 concorrenti), Gran Bretagna (49), Stati Uniti (37), Brasile (34) e Canada (18).

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