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Economia

Covid, con giugno riaprono bar e ristoranti anche al chiuso: le regole per ripartire

Una preziosa boccata d'ossigeno per le attività, specie nelle zone di montagna

Finalmente ci siamo! Da oggi, martedì 1 giugno bar e ristoranti possono tornare a effettuare il servizio anche all'interno. La data attesa ora è quella del 7 giugno quando il coprifuoco dovrebbe essere spostato a mezzanotte e i locali dovrebbero poter rimanere in attività fino alle 23. Ecco quali sono le regole per la riapertura.

Le regole per la riapertura di bar e ristoranti al chiuso

Al tavolo, secondo le regole indicate dal Comitato tecnico-scientifico appositamente per questa "ripartenza", si potrà sedere al massimo in quattro se non si è conviventi; tra un tavolo e l'altro, poi, dovrà rimanere una distanza di almeno un metro. Quanto alle mascherine, saranno tassativamente obbligatorie ogni qual volta non si è seduti al tavolo, tranne ovviamente se si deve mangiare o bere: al tavolo, come sempre, è possibile toglierle.

Ulteriori riaperture si avranno, nelle zone gialle, a partire dal 15 giugno con i matrimoni, i congressi e i parchi tematici, mentre il 21 giugno il coprifuoco verrà totalmente abolito e il primo luglio riapriranno le piscine al chiuso, i centri benessere e termali, gli eventi sportivi al chiuso e le sale giochi. 

Confcommercio: "Ripartenza per per 22mila imprese lombarde"

“Una boccata d’ossigeno per bar e ristoranti che non avendo spazi all’esterno, erano in forte difficoltà”. Così Confcommercio Lombardia ha definito la riapertura, dal 1° giugno, di ristoranti e locali anche al chiuso, che in Regione riguarda oltre 22mila imprese. 

“Pensiamo anche alle attività nelle zone di montagna, fortemente condizionate, nella fruizione degli spazi all’aperto, dalle temperature  - si legge in una nota dell'associazione -. Dal 1° giugno insomma, potranno, seppur con le importanti limitazioni dovute alle norme di sicurezza, tornare a lavorare e si potrà quindi sanare una prima, grave, distorsione. Fermo restando il sollievo per l’intero comparto”.

L’attesa, però, rimane per il probabile passaggio in zona bianca e per l'abolizione del coprifuoco. “Non dimentichiamoci - continua Confcommercio Lombardia - che con una ripresa, in sicurezza ma sostanziale, della vita sociale delle nostre città, ci saranno ricadute positive, a cascata, su tutti i comparti del commercio e dei servizi”.

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