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La sollecitazione

Concessioni idroelettriche: "Proroghe o gare, basta che si decida in fretta"

La posizione di Uncem che invoca anche un ruolo centrale da assegnare ai territori

Continua a far discutere la questione relativa alle concessioni idroelettriche. E' il turno di Uncem di prendere posizione sulla questione, invocando un intervento, ma soprattutto una decisione a stretto giro di posta del Governo che, qualsiasi strada scelga di intraprendere, rinnovo o gare, metta al centro della scena i territori. L'importante è non perdere più tempo, visti i miliardi di euro in ballo.

"Sull'idroelettrico Uncem chiede al Governo e al Parlamento di intervenire - questa la posizione ufficiale dell'ente -. Che siano proroghe agli attuali concessionari, o gare per individuarne nuovi, occorre dare alle Regioni tempi certi per agire come previsto dalla norma vigente che "regionalizza" le concessioni scadute o in scadenza. In ballo vi sono miliardi di euro, di investimenti, di "ritorni" per i territori, di opere compensative, di nuove opere, compresi nuovi invasi. I tavoli regionali sulla materia devono marciare più veloci e consentire pieno ruolo agli enti locali di territori ove sono presenti impianti".

Una posizione, dunque, che non sposa in pieno le tesi dei comitati e del coordinamento nazionale del grande idroelettrico che chiede sì celerità al Governo, ma, d'altro canto, vede come unica opzioni sia a livello normativo sia sotto il profilo dei benefici ai vari territori, quella dell'indizione delle gare e non del rinnovo "automatico" ai vecchi concessionari. 

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