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Un secolo di attività

Anche a Sondrio si celebrano i 100 anni dell'Ordine degli architetti

La ricorrenza del 23 e 24 giugno è occasione di tracciare un bilancio e guardare alle sfide future per i professionisti del settore

Il 23 e 24 giugno ricorrono i 100 anni dalla nascita degli Ordini professionali degli Architetti istituiti con la Legge 1395 del 24 giugno 1923. L’Ordine di Sondrio, costituitosi nel 1980, si racconta, a un secolo dalla sua istituzione giuridica e a oltre 40 anni da quella territoriale, attraverso le parole del suo presidente, Gianmatteo Romegialli e di Leo Guerra, consigliere delegato alla cultura.

“Inutile negare che sono prima di tutto le persone a fare le istituzioni: non possiamo qui dimenticare i ‘decani’ del nostro Ordine, professionisti di grande valore che in un certo senso hanno costruito i tratti salienti e riconoscibili del ‘moderno’ in architettura e che oggi non ci sono più. La loro testimonianza tuttavia, a differenza di altre attività professionali, è tangibile ed è incisa nelle nostre pietre e continua a sorvegliare il nostro territorio - sottolineato Romegialli e Guerra -. Per citarne alcuni: Giovanni Quadrio Curzio, primo iscritto, Roberto Romegialli e Carluccio Maspes - primi architetti laureati nella generazione degli anni ’20 - e ancora Giuseppe Galimberti, Piercarlo Stefanelli e Giovanni Bettini, recentemente scomparsi. Carluccio Maspes primo presidente in provincia e Maria Maddalena Massera unico presidente donna, appassionata dell'architettura e rigorosa nell'esercizio della sua professione.

"Anche i loro scritti, l’attività politica di alcuni di loro e il coraggio dell’invettiva civile - contro le offese inferte al paesaggio nel secondo dopoguerra fino ai tempi più recenti - ne mantengono vivo il ricordo e la testimonianza. L’Ordine però non è “una ‘casa della memoria’ ma è un luogo di scambio e di registrazione delle trasformazioni che incidendo sulla professione influenzano la nostra comunità e il suo territorio. Per questo, fra i programmi che stiamo cercando di perseguire nel nostro mandato - proseguono Romegialli e Guerra -, c’è l’impegno di consolidare l’abitudine a istruire concorsi di progettazione per le opere pubbliche di qualunque tipologia e dimensione - dalla sistemazione della piazza alla costruzione dell’asilo, fino alle infrastrutture di interscambio per la mobilità generale - che da tre anni stiamo conducendo al fianco dei Comuni, della Provincia e di tutti gli enti interessati".

"Altro obiettivo di breve gittata è quello di trasformare l’Ordine in una sorta di osservatorio sui progetti previsti per le Olimpiadi del 2026 - chiudono i due rappresentanti dell'Ordine -, capace di trasferire ai cittadini le loro reali potenzialità così come i pro e i contro”.

L’azione pubblica di questa gestione, che vede nei Consiglieri un team di professionisti molto differenziato al loro interno per le peculiarità delle loro attività, ma anche molto coeso e partecipativo, continua con la produzione di talk e convegni aperti al pubblico dal titolo “Interferenze”, che solo quest’anno si è manifestata in 5 incontri fra Morbegno e Sondrio sui temi del restauro architettonico, del riuso e del retro-fitting, della fotografia e dell’exhibition design.

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