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La replica / Piuro

No eliski in Val di Lei: ecco le ragioni della scelta

Il sindaco di Piuro Omar Iacomella risponde alla lettera ricevuta dagli operatori turistici e rilancia: "Se ci sarà calo turistico sarà dovuto al fatto che la funivia non è in funzione"

Si infiamma il dibattito relativo allo stop all'eliski in Val di Lei: da un lato, infatti, l'ordinanza con cui è stata vietata questa pratica che ultimamente sta prendendo piede e sta diventando sempre più di moda anche in provincia di Sondrio; dall'altro la lettera di 26 operatori turistici che contestano l'ordinanza stessa e si dicono preoccupati per un possibile impatto negativo della scelta sulle presenze turistiche nell'imminente stagione invernale.

Una lettera a cui ha voluto prontamente rispondere il sindaco di Piuro, Omar Iacomella, ribadendo le ragioni alla base della scelta di vietare l'eliski: non un capriccio, ma la volontà di privilegiare un certo tipo di turismo e di promozione del territorio, senza comunque impattare negativamente sugli afflussi e le presenze.

"Vi ringraziamo anzitutto per averci scritto, sintomo che la Val di Lei è a cuore degli operatori - ha esordito Iacomella -. Forse un po' meno da parte della società degli impianti a cui il Comune non ha mai precluso la volontà di recuperare e trasformare il comprensorio sciistico garantendo risorse, tempo e dedizione alla stesura dell'accordo per il quale ancora oggi le premesse sono state ampiamente disattese. La scelta di chiudere non solo la Val di Lei ma l'intero comparto del Comune di Piuro all'eliski nasce dall'esigenza motivata di mettere un freno ad un tipo di turismo al quale il Comune di Piuro ha ampiamente dimostrato di non volere, puntando invece moltissimo sull'offerta culturale, ambientale e slow verso il quale il nostro territorio è particolarmente vocato".

Le presenze turistiche

"Non a caso i dati dei flussi turistici nel solo comparto di Piuro hanno portato ad un raddoppio in termini di presenze e un aumento cospicuo dell'indotto e sulla quantità di permanenza degli ospiti nelle strutture ricettive (dai 4.953 arrivi e 13.493 presenze del 2015 siamo arrivati nel 2022 a 9.676 arrivi con 23.413 presenze) e 38.484 presenze paganti solo alle cascate oltre a 12.000 gratuità nel 2023. I dati sono ISTAT quindi insindacabilmente corretti, al di là di ogni più rosea aspettativa insomma - ha proseguito il primo cittadino della località valchiavennasca -. Ingenti sono le risorse che lo scrivente Comune ha investito e investirà sul patrimonio monumentale (archeologico, architettonico, ambientale e ricettivo) che stanno portando avanti anche i privati su evidente sollecito e supporto del Pubblico, risorse altresì destinate anche alla località di Madesimo essendo coinvolta anch'essa nella strategia delle Aree Interne".

Il punto è: una persona per quale motivo dovrebbe scegliere di venire in Valchiavenna/Valle Spluga per trascorrere le proprie vacanze? Crediamo che il patrimonio ambientale unico nel suo genere sia la chiave di volta o di svolta (a seconda delle varie sensibilità) del turismo di Valle. Ci siamo accorti di come il valore esperienziale sia diventato elemento cardine del turismo locale, pertanto vanno applicate delle scelte consapevoli. Forse impopolari su un tipo di economia a breve termine, ma il fatto di tutelare il territorio di Piuro da speculazioni, in particolare a seguito del comunicato di chiusura della funivia Groppera, ci ha indotti a ragionare celermente su cosa preferiamo tutelare in questo preciso momento storico. Il fatto che la Val di Lei riceva dal suo Comune amministrativo le medesime attenzioni che la Val Madris ha da parte del comune di Bregaglia, ed essendo valli parallele con caratteristiche similari, non è fuori luogo. Non crediamo che incentivare un 'ascensione continua sul versante sia una soluzione auspicabile, come in realtà pare già si stesse vociferando negli ambienti vicini a tale pratica tra l'Alpe Groppera e la Val di Lei. Non crediamo nemmeno che il problema di un eventuale calo di afflusso turistico sia dovuto al divieto imposto dall'ordinanza, piuttosto il calo sarà dovuto al fatto che la funivia non sia infunzione. Ammesso e concesso che tutti i fruitori della skiarea si avventurino poi effettivamente nella salita al Groppera".

La sicurezza

"Ultimo ma non ultimo il fattore sicurezza - ha concluso Omar Iacomella -. Nelle premesse dell'ordinanza appare ovvio che il mancato presidio, anche solo visivo, di ciò che accade in Val di Lei ci porta a non dormire sonni tranquilli. Anche perchè fino a prova contraria, il legale rappresentante è il sindaco e sinceramente la voglia di dover essere coinvolto anche in partite che non riguardano direttamente, poco si addicono al mandato a cui è chiamato.Auspichiamo che l'aver salvaguardato con questa ordinanza il nostro territorio possa in qualche modo indurre tutta la valle ad un ripensamento della strategia a medio e lungo termine, affinchè si trovi un equilibrio sano, sicuro e all'altezza della Madesimo che tanto ispirò nei secoli passati (Carducci o le famose acque acque ferruginose bicarbonate, se non tutti i grandi della storia che l'hanno attraversata nei vari secoli). Ci sono così tante belle cose da fare in Valle Spluga, pensiamoci! Ovviamente qualora questo ulteriore scritto non fosse sufficiente, siamo a disposizione per l'incontro che ovviamente non ci potrà smuovere di un millimetro rispetto quanto già discusso e deciso dall'amministrazione comunale di Piuro".

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