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Volley Academy Valtellina e Valchiavenna, coach Iosi: “Lo zero in classifica non è un fallimento”

A Delebio non si vive come un dramma l’ultimo posto nel girone B della B1 femminile dopo cinque partite di campionato

Cinque partite disputate e nessun punto in classifica. Non è stato brillante l’avvio nel campionato di B1 femminile (girone B) della Volley Academy Valtellina e Valchiavenna. La squadra ha finora conquistato un solo set, rimanendo all’asciutto e occupando l’ultimo posto della classifica. È l’unica formazione di questo girone a non avere nemmeno un punto, mentre la quota zero viene condivisa con la VAP Piacenza e San Salvatore Telesino se si guarda alla B1 in tutta la sua interezza. Coach Ivan Iosi non fa però drammi e si è sfogato in occasione del turno di riposo osservato dalle sue ragazze.

Ecco cosa ha comunicato tramite i canali ufficiali del club di Delebio: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Ben lungi dall’essere un saggio, credo tuttavia sia decisamente importante discostare l’attenzione dal dito - i risultati - per comprendere il senso del percorso - la luna. Eravamo estremamente consapevoli potesse essere un viaggio in salita, ne eravamo consci da subito, vuoi per esperienza delle nostre giovani giocatrici, vuoi per alcune carenze di roster, vuoi perché ogni cosa profumava di inedito, di azzardato, di criticabile”.

Volley Academy Valtellina e Valchiavenna: a Delebio si può vivere una B1 da protagonisti

Iosi ha poi aggiunto: “Abbiamo definito degli obiettivi chiari, onesti, che valicassero i conti dei singoli set (vinti o persi) che andassero oltre una classifica o un parziale, ma che raccontassero qualcosa di più profondo e rivoluzionario: la crescita delle singole atlete e della nostra nuova fantastica realtà sportiva. Eravamo estremamente consapevoli potessero essere un viaggio in salita, ne eravamo consci da subito. Considerare quello zero come una crisi, un fallimento, un indicatore delle nostre capacità, sarebbe da stolti, significherebbe adeguarsi alla pochezza con cui generalmente si vuole prestare attenzione allo sport, al lavoro inesauribile, alla fatica pulita, agli sforzi costanti e continui che produrranno nel tempo e col tempo, meravigliose atlete e splendide donne”.

L’allenatore della VAVV ha infine concluso: “Il nostro processo di sviluppo vuole tradursi in atteggiamento, nello stile con cui ci si allena, nella modalità con cui si affrontano gli ostacoli e le difficoltà, nelle responsabilità da assumersi, nella ricerca di una prestazione che racconti di laboriosità, impegno, sudore, condivisione, volontà e che vada infinitamente oltre una vittoria o una sconfitta. I punti arriveranno se noi, tutti, avremo il coraggio di disancorarci da un tabellone, dal comprendere che ogni cammino preveda delle peripezie da affrontare, il modo in cui siamo in palestra, l’intensità e il volume degli allenamenti restituiranno con pazienza e lavoro qualcosa del molto che stiamo seminando. Siamo consci dello spessore del campionato, del livello delle avversarie, ma settimana dopo settimana abbiamo implementato la qualità del nostro gioco, trovando nuove soluzioni e nuove strategie che valorizzassero ogni elemento. A qualcuno suonerà stonato, altri - forse - banchetteranno sulle nostre non vittorie, a noi, a me spetterà aver chiaro il senso del nostro viaggio e puntare dritto alla famosa luna. Dicevamo che mal che andasse, si potrà camminare tra le stelle e, se sarà di miele - la luna - ogni passo avanti sarà una conquista inestimabile”.

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