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Cronaca

Frode e riciclaggio, assolti dopo 11 anni

Concluso il processo scaturito dall'operazione della guardia di finanza denominata "Shiva": restituiti anche i bene sequestrati

Nei giorni scorsi il Tribunale Collegiale Penale di Sondrio ha messo fine ad uno dei processi più lunghi che si ricordino in Valtellina. Tutto ebbe inizio nel dicembre del 2013, con l'operazione "Shiva", con l’arresto di 6 persone, la denuncia di altre 21 ed il sequestro di tutti i beni mobili ed immobili delle 27 persone coinvolte a vario titolo, per un totale di 17,5 milioni di euro. L’accusa: associazione a delinquere transnazionale finalizzata alle frodi fiscali, all’emissione di false fatture ed al riciclaggio. Sono serviti 11 anni, un’indagine lunghissima, un processo cominciato nel 2017 che oggi il collegio giudicante presieduto da Valentina Rattazzo, a latere Francesca Palladini e Giulia Estorelli, ha chiuso prosciogliendo tutti e disponendo la restituzione di tutto quanto in sequestro.

Decine di udienze e di testimoni ascoltati avevano spinto il pubblico ministero Stefano Latorre a chiedere la condanna a 5 anni di carcere per Placido Bonolini, ritenuto il capo dell’organizzazione e difeso dall’avvocato Francesco Romualdi, 5 anni per Fabio Lazzarini, altro organizzatore dell’associazione difeso da Giuseppe Romualdi, e 3 anni per Carlo Agosti, difeso dall’avvocato Tiziana Bettega. Per tutti gli altri, tra cui l’imprenditore vinicolo Dino Lauro, difeso dall’avvocato Stefano Di Pasquale, il pm all’esito dell’istruttoria non aveva chiesto alcuna condanna.

Grande la soddisfazione degli imputati dopo il proscioglimento per un'operazione, ritenuta a tratti eccessiva. "Erano le 4.30 del 9 dicembre 2013 quando ricevetti la chiamata dal mio assistito, Placido Bonolini, che mi chiedeva di andare a casa sua perché la Guardia di Finanza aveva fatto un blitz per arrestarlo. Prima delle 5 ero già da lui e rimasi impressionato dallo schieramento dei militari che avevano letteralmente cinturato, con un accerchiamento militare, l’abitazione di Bonolini per evitare che costui potesse scappare", ricorda l’avvocato Francesco Romualdi, difensore di Bonolini. "È la fine di un incubo e di sofferenze durati anni", ha dichiarato lo stesso indiziato numero uno. Le motivazioni della sentenza verranno depositare entro 90 giorni.

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