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Cronaca

Scarcerata la donna che aiutò il fratello a morire

Concessi ad Anna Forni gli arresti domiciliari mentre si attendono i risultati dell'autopsia

È stata scarcerata Anna Forni, la pensionata milanese che la mattina del 25 gennaio scorso, presentandosi spontaneamente presso la Caserma dei Carabinieri di Sondrio, aveva confessato l’omicidio del fratello Alberto. Accolta quindi da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, la richiesta degli avvocati della donna, Paolo e Nicola Marchi, di concedere alla rea gli arresti domiciliari. Anche il sostituito procuratore, Maria Lina Contaldo, non si è opposta alla concessione di una misura restrittiva meno pesante non ravvisando il pericolo di fuga o inquinamento delle prove.

Recandosi dagli inquirenti la 70enne Anna Forni aveva raccontato quanto accaduto nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 gennaio dopo che aveva trovato il fratello 80enne agonizzante per aver ingerito una dose massiccia di farmaci. Non vedendo porre fine alle sofferenze dell’uomo, da anni depresso dopo la perdita della moglie, la sorella aveva deciso di rispettare le volontà del congiunto soffocandolo prima con un lenzuolo e poi con un sacchetto di plastica.

Resta ancora da verificare la dinamica certa di quanto accaduto. Estremamente importante per le indagini sarà l’autopsia disposta sul corpo del defunto. Un esame utile a definire se l’uomo fosse già deceduto quando la sorella gli aveva posto il sacchetto attorno al capo.

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