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Venerdì, 26 Aprile 2024
30 giorni di prognosi

Sondrio, aggressione in carcere al comandante della polizia penitenziaria

Per lui 30 giorni di prognosi. La denuncia del sindacato Sappe: "Il personale è ormai saturo di ciò che sta subendo"

Brutta aggressione e 30 giorni di prognosi per il Comandante del reparto di Polizia penitenziaria del carcere di Sondrio: un detenuto si è infatti scagliato contro di lui, colpendolo con un pugno al volto e provocandogli poi anche la frattura di una mano.

A denunciare quanto accaduto nella casa circondariale del capoluogo di provincia, attraverso una nota, il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) che sottolinea come la situazione per il personale in servizio, non soltanto a Sondrio, ma in tutta Italia, sia ormai diventata insostenibile. "Ormai picchiare un poliziotto in carcere senza subire alcuna conseguenza è diventato quasi uno sport nazionale, nella indifferenza della politica e dei vertici dell’amministrazione Penitenziaria. - così si esprime proprio nella nota il segretario generale Sappe Donato Capece - A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle Sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assume severi provvedimenti".

Naturalmente, poi la nota del Sappe esprime anche "solidarietà al Comandante del carcere di Sondrio e auspica che il prima possibile si intervenga sulle aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria oramai saturo di ciò che sta subendo.”

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