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Questione spinosa

Tari per le baite e gli alpeggi del monte Rolla: serve un confronto

I consiglieri di minoranza hanno chiesto la convocazione di un'apposita commissione, mentre i proprietari insistono: "Tariffe non eque"

Continua a far discutere il nuovo regolamento Tari, con le tariffe a esso legate e applicate ai proprietari di baite sul monte Rolla, nel territorio comunale di Sondrio.

Dopo la raccolta firme lanciata dai proprietari stessi, ora i consiglieri di minoranza (iniziativa di Pierluigi Morelli, firmata anche da Michele Bernardi, Simone Del Curto, Francesco Bettinelli e Alberto Maspero) hanno richiesto la riunione di una commissione consiliare permanente "Lavoro, organizzazione, programmazione economico/finanziaria, rapporti con le aziende partecipate, risorse umane, servizi demografici e cimiteriali" per conoscere i costi effettivi del servizio, con lo scopo principale di valutare se i costi, così come calcolati ora, siano corretti.

Ad oggi, però, la riunione non risulta essere stata ancora convocata. L'assessore Ivan Munarini, in una sua replica ai precedenti articoli di stampa, ha dichiarato che la tassa è da considerarsi equa, anche perchè già viene pagata a Ligari. Tuttavia, forse non è noto che a Ligari diverse persone vivono tutto l'anno, anche perchè non si effettua la chiusura dell'acqua e viene fatta la pulizia della strada in caso di nevicate.

"Ribadiamo - insistono i proprietari delle baite sul Monte Rolla - che qui stiamo parlando di baite di montagna, con utilizzo estremamente limitato, come già spiegato nella petizione. Per dare un'idea, qualcuno ha già ricevuto l'avviso di pagamento (chi per 112 euro, chi per 146 euro, ecc.), in un caso per un importo pari a 170 euro (tariffa che dovrebbe già essere scontata del 33,33%!!!), che è la stessa cifra pagata per la casa di residenza per tutto l'anno e per un servizio ben diverso (raccolta porta a porta, raccolta differenziata, raccolta rifiuti speciali, ingombranti, ecc.)".

"Definire questi importi come equi è a dir poco eufemistico! - concludono i proprietari -. Ribadiamo che la TARI nelle zone di montagna non dovrebbe essere dovuta ovvero, dovrebbe beneficiare di una riduzione ben maggiore rispetto a quella attualmente prevista! Così non si farà altro che spopolare ancora di più la montagna e disincentivare la cura del territorio!".

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