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Criticità e richieste

Sondrio, una raccolta firme contro il nuovo regolamento Tari

A promuoverla i proprietari e conduttori di baite sul Monte Rolla: ecco le loro motivazioni

Nel corso delle scorse settimane i proprietari/conduttori di baite situate sul Monte Rolla (località Rolla, Foo, Forcola, Piastorba) hanno ricevuto una comunicazione da parte dell’Ufficio Tributi del Comune di Sondrio. La lettera informa circa l’approvazione di un nuovo regolamento comunale in materia di TARI avvenuta in data 28/04/2023 da parte del precedente consiglio comunale, il quale prevede l’introduzione dell’obbligo di pagamento della TARI anche nelle zone di montagna con servizio stagionale, con decorrenza 01/01/2023, con una riduzione forfettaria della tariffa (pari al 33,33%).

La comunicazione è stata inviata per raccomandata in prossimità di Ferragosto e ha scatenato un malcontento generale, per una serie di motivi.

La raccolta firme

Fra i proprietari delle baite si è deciso di procedere ad una raccolta firme contro il nuovo regolamento che, ad avviso di molti, non tiene conto di una serie di elementi, riepilogati in una lettera che è stata inviata via PEC al sindaco Marco Scaramellini, all’assessore al bilancio Ivan Munarini e al consiglio comunale nella giornata di ieri.

Nella lettera sono rappresentati una serie di elementi in base a cui, a parere dei firmatari, la TARI nelle zone di montagna non dovrebbe essere dovuta ovvero, dovrebbe beneficiare di una riduzione ben maggiore rispetto a quella attualmente prevista.

La lettera e le richieste

Ecco nel dettaglio il testo completo della lettera, sottoscritta da 47 cittadini:

Pregiatissimo signor sindaco, egregio signor assessore, egregi consiglieri comunali, con la presente un gruppo di cittadini proprietari o conduttori di baite di montagna situate nelle località del Monte Rolla intendono presentare alcune osservazioni e richieste in merito alla comunicazione, ricevuta dall’Ufficio Tributi del Comune di Sondrio nel corso delle ultime settimane, che informa circa l’introduzione dell’obbligo di pagamento della TARI anche nelle zone di montagna con servizio stagionale, con decorrenza 01/01/2023. In proposito, pur consci dell’obbligo di pagare le tasse e dei costi sempre più alti della raccolta e smaltimento rifiuti, ci permettiamo di rappresentare alcune riflessioni emerse a seguito di un confronto tra i frequentatori della nostra amata Montagna, che dovrebbero, ad avviso dei firmatari, richiedere una revisione del Regolamento in oggetto, tenuto conto delle specificità e della natura dei luoghi e dei servizi attualmente in essere.

In particolare, rappresentiamo quanto segue:

- la presenza di n. 2 bidoni di raccolta dei rifiuti indifferenziati per ciascuna località di montagna (Rolla, Foo, Forcola, Piastorba), mai richiesta dai conduttori delle baite di montagna, è assolutamente inutile e non ecologica, in quanto non è prevista la raccolta differenziata, in contrasto con le migliori pratiche, anche dello stesso Comune di Sondrio. Si rappresenta altresì che la raccolta differenziata viene comunque effettuata in autonomia dai conduttori, che smistano i rifiuti nei propri sacchi e li riportano poi a valle, gestendoli al proprio domicilio secondo le norme vigenti nei rispettivi Comuni di residenza;

- spesso i suddetti bidoni di raccolta sono pieni, anche a causa di turisti di passaggio che lasciano i loro rifiuti mentre scendono a valle, con la conseguenza che, per evitare di lasciare all’aperto i sacchi, col rischio di dispersione nell’ambiente di rifiuti, gli stessi vengono comunque riportati e gestiti al proprio domicilio, come sopra;

- le tariffe stabilite dal nuovo Regolamento sono assolutamente sproporzionate sia in base all’entità del servizio (no raccolta porta a porta, no fornitura di sacchi per la raccolta differenziata, no raccolta di umido e rifiuti speciali) e sia in base all’effettivo utilizzo delle baite di montagna. Non stiamo infatti parlando di zone ad alta densità turistica (come potrebbero essere altre località montane valtellinesi, quali Bormio, Livigno, Valmalenco, ecc.), ma di zone rurali, che un tempo erano utilizzate dagli allevatori per la monticazione delle mandrie e oggi, a seguito del recupero delle baite, come zona di “villeggiatura” solo nei weekend o, al massimo, per i giorni di Ferragosto. Tenuto conto di tale utilizzo, che in tutta l’estate - e quindi all’anno - calcolando circa 12 domeniche e 2/3 giorni di Ferragosto, ammonta al massimo a 15 giorni, non si comprende come mai la riduzione della tariffa per le utenzestagionali sia solo del 33,33%! Tanto più che la chiusura dell’acquedotto da novembre e maggio non consente comunque una fruizione maggiore, che potrebbe giustificare dei costi così elevati;

- si consideri altresì che i conduttori delle baite di montagna delle zone in questione si occupano gratuitamente dello sfalcio dei prati, della pulizia dei sentieri, della manutenzione in generale dei luoghi, per far sì che restino sempre puliti e ordinati e a disposizione di tutti, anche dei turisti di passaggio e della collettività in generale.

Per questi motivi, ci permettiamo di chiedere una revisione del citato Regolamento, in particolare:

1) di togliere i bidoni di raccolta dei rifiuti indifferenziati attualmente posti durante il periodo estivo nelle località Rolla, Foo, Forcola e Piastorba, con la conseguente abrogazione dell’obbligo di pagamento della TARI, per il venir meno del presupposto (assenza di servizio di raccolta e smaltimento);

2) qualora ciò non fosse possibile in base alla normativa vigente, in subordine richiediamo di rivedere al ribasso la percentuale di riduzione forfettaria (attualmente del 33,33%), in quanto assolutamente sproporzionata rispetto all’effettivo utilizzo delle baite di montagna (come sopra rappresentato) e tenuto conto, altresì, del valore aggiunto dato dai frequentatori abituali della montagna nel manutenere i luoghi.

Restiamo a disposizione anche per un confronto di persona, magari nel corso di un incontro pubblico, per approfondire le rispettive posizioni sull’argomento.

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