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A Livigno serve una nuova area per smaltire la neve in eccesso

Individuata un'area privata per stoccare la neve spazzata senza inquinare fiumi e lago. Il sopralluogo del prefetto

La neve, spesso risorsa e attrazione, talvolta può diventare un problema. Soprattutto quando dal cielo ne cade troppa. Ne sanno qualcosa a Livigno dove, congiuntamente con la prefettura di Sondrio, si sta cercando una soluzione all'annosa problematica dello smaltimento del manto nevoso. A tal proposito, nei giorni scorsi, il prefetto Salvatore Pasquariello si è recato nel Piccolo Tibet per incontrare il sindaco livignasco, Remo Galli, ed i suoi collaboratori, nonché i referenti di Regione Lombardia, del gruppo carabinieri forestali, dell’Arpa e dell’Anas. È la terza volta che le parti si confrontano sul tema.

Sono anni che il Comune di Livigno ha sollevato la questione, legata allo sgombero e smaltimento della neve e le difficoltà di individuazione di un’area sufficientemente ampia sulla quale depositarla. "In caso di precipitazioni nevose si provvede immediatamente alla pulizia delle strade del paese che, per tali necessità, è stato suddiviso in varie zone, a ciascuna delle quali è assegnata una impresa che, intervenendo immediatamente, raccoglie la neve e la deposita in un unico punto di conferimento. In passato la neve veniva depositata in fregio al lago di Livigno, unico luogo in grado di accogliere la gran quantità di neve rimossa che, talvolta, andava ad occupare anche le confinanti sponde di proprietà elvetica" si legge in una nota prefettizia.

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Di fronte della notevole quantità di neve di competenza del Comune (60/100mila metri cubi), si è resa necessaria l'individuazione di altri punti di conferimento che abbiano caratteristiche ben precise. Devono essere facilmente raggiungibili dai mezzi in maniera continuativa oltre che avere una notevole capienza. L’area attualmente a disposizione, posta nelle vicinanze del lago, non risulta sufficiente a sopperire alle necessità di tutta la stagione invernale. 

"L’art. 214 bis del T.U. Ambiente qualifica la neve non come rifiuto e la problematica di cui si tratta è in particolare correlata alla presenza dei residui all’interno della neve movimentata. La neve rimossa può contenere rifiuti urbani indifferenziati e rifiuti provenienti dalla pulizia delle strade, al termine dello scioglimento della neve si provvede regolarmente alla pulizia dai materiali. Gli alvei di torrenti, fiumi o laghi non rappresentano la posizione ideale per collocare la neve con tali residui, per i conseguenti danni all’ambiente circostante" continuano dalla prefettura

Come previsto dai contratti che il Comune ha stipulato con le ditte specializzate, man mano che la neve si scioglie, gli addetti debbono regolare la pulizia dell'area di stoccaggio con la ripulitura finale in primavera. In questa ottica, al fine di preservare dall’inquinamento sia il lago, sia le aree utilizzate per il deposito della neve, è necessario adottare alcune precauzioni.

La soluzione ipotizzata

"L’Amministrazione comunale ha evidenziato l’interesse a che venga mantenuto un alto livello di pulizia e decoro dell’ambiente attesa anche la forte vocazione turistica del territorio e ha promosso insieme alla Prefettura la necessaria ed efficace sinergia tra gli enti locali e statali. Il sindaco Remo Galli, il responsabile del servizio lavori pubblici, Giovanni Colturi, e il comandante della polizia locale, Cristoforo Domiziano Franzini, hanno illustrato la soluzione ipotizzata per la stagione invernale 2021/22: il reperimento di terreni privati (con l'ovvio consenso dei proprietari) dove depositare la neve" aggiunge la prefettura.

Uno spazio privato - individuato in zona 'Botarel', nei pressi di Aqua Granda -  delimitato da infrastrutture e barriere naturali che da una parte evitino il contatto diretto della neve con i corsi d’acqua e con il bacino artificiale, gestito dalla EKW Engadiner Drafwerke AG, e, dall'altra, impediscano il diffondersi di eventuali sostanze inquinanti.

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I rappresentanti di ARPA Lombardia, accogliendo positivamente la soluzione del nuovo deposito, hanno proposto alle autorità livignasche, in accordo con il rappresentante dei carabinieri forestali, di effettuare un’analisi sui terreni coinvolti nello stoccaggio della neve, attraverso il prelievo di materiale in posizioni diverse, al fine di verificare i risultati ante e post deposito del manto nevoso.

Favorevole alla proposta anche il prefetto Pasquariello. Su iniziativa del Comune di Livigno, tenuto conto del positivo esito dell'incontro e del sopralluogo effettuato, sarà avviato a breve il procedimento amministrativo istruttorio per l’acquisizione formale dei pareri e l’assunzione delle determinazioni definitive.

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