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Violenza domestica, ecco il protocollo "Zeus"

Firmato anche in provincia di Sondrio l'importante documento pensato per tutelare anche i violenti oltre alle vittime

Un protocollo per limitare e contenere le violenze relazionali ed i rischi di vittimizzazione. È quanto sottoscritto nella mattinata di ieri, giovedì 27 aprile, a Sondrio, dalla questura e da Asst Valtellina e Alto Lario, con l'obiettivo di creare "una rete istituzionale finalizzata all’elaborazione di procedure e strategie comuni per affrontare la violenza sulle donne, nell’ottica di ampliare gli strumenti di tutela anticipata delle vittime di stalkers e di maltrattanti".

Il documento, denominato Zeus ad evocazione del primo caso di maltrattamento nella mitologia greca e stilato nell’ambito del Progetto europeo ENABLE (Early Network – based Action against abusive Behaviours to Leverage victim Empowerment), permette di ampliare l’efficacia dello strumento amministrativo dell’ammonimento, utilizzato dal questore per le condotte riconducibili alla violenza domestica e agli atti persecutori.

Ad esprimere soddisfazione anche il procuratore della Repubblica di Sondrio, Piero Basilone. "Quella proposta dal protocollo è una risposta alternativa a quella giudiziaria, che spesso interviene e aggiunge danni alle fratture già create dalle azioni violente, soprattutto in ambito domestico. È un protocollo che offre una prospettiva nuova e che risponde a domande nuove: perché viene compiuto l'atto violento? L'autore del fatto si può curare o deve essere per forza, necessariamente, represso?".

"Questa firma è straordinaria e la notizia deve arrivare, soprattutto, alle vittime, oltre che agli autori. Spesso le vittime delle relazioni violente in ambito domestico sono portate a giustificare, a scusare, a nascondere i fatti per i legami affettivi che ci sono con l'autore del fatto. Le vittime devono sapere che spesso le azioni violente non sono frutto occasionale di un indole normale, ma sono espressione di una patologia mentale. Lo Stato in questo territorio, martoriato da fatti di maltrattamenti, dà una risposta di grande livello con questo protocollo", ha aggiunto il procuratore.

In cosa consiste l'ammonimento

La questura di Sondrio, attuando le buone pratiche delineate a livello centrale e dipartimentale, in particolare sotto l’impulso della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha individuato il Centro per il Trattamento Condotte Lesive e Violente (CTCLV), istituito dall’ASST Valtellina e Alto Lario, servizio attivo sul territorio provinciale cui l’autore dei fatti di violenza domestica o di genere può rivolgersi, allo scopo di intraprendere un percorso orientato all’acquisizione della consapevolezza, della pericolosità e alla dismissione dei propri atti violenti. 

I partner del protocollo Zeus

Il soggetto maltrattante riceverà un invito, alla notifica del provvedimento di ammonimento emesso dal questore a tutela della parte offesa, e potrà rivolgersi presso il CTCLV per seguire volontariamente un percorso trattamentale gratuito ed anonimo, che ha la finalità di accompagnare al cambiamento gli autori di comportamenti violenti nelle relazioni di coppia, per prevenire la commissione di fatti più gravi. Le statistiche elaborate nelle province ove sono già attivi analoghi protocolli, hanno dimostrato un netto calo delle recidive da parte dei soggetti che hanno seguito il percorso trattamentale.

L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle attività svolte dall'Asst Valtellina e Alto Lario a sostegno delle donne maltrattate che si concretizzano nell'applicazione del "Percorso aziendale per la gestione delle vittime di violenza di genere". Iniziano dall'accoglienza e dall'ascolto, proseguono con l'assistenza e il supporto fino all'accompagnamento psicologico per uscire dalla situazione di violenza e dipendenza psicologica.

"Strumento importante"

Il protocollo è stato sottoscritto dal questore di Sondrio, Angelo Giuseppe Re, e dal direttore generale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale della Valtellina e Alto Lario, Tommaso Saporito. "Questa è vera prevenzione, soprattutto nei confronti di chi fa violenza ed usa la forza in ambito familiare. Sono certo che avremo dei buoni risultati perchè fa prendere coscienza a chi è violento è importante. Si insegna il 'saper rinunciare',  ha commentato il dirigente sanitario.

Della stessa opinione Paola Giossi, referente del CTCLV: "È molto importante che l'autore di violenza abbia la possibilità di capire, di rendersi conto di quello che sta mettendo in atto con i suoi comportamenti violenti. Spesso non ci si rende conto di quanti danni producano sulle vittime, sulle donne, ma anche sui bambini e sull'intera famiglia. La possibilità di offrire un percorso di presa di consapevolezza, per evitare la reiterazione del reato, è decisamente importante".

"L'ammonimento è uno dei provvedimenti propri del questore ed è valido non solo nei casi di violenza fisica, ma anche in tutti i casi di violenza psicologica ed economica, in un'ampia rosa di modalità di espressione violenta che alla base ha una patologia mentale. Riuscire a intervenire in maniera preventiva, in un modo graduale, permette di anticipare una tutela, anche e soprattutto, della parte offesa. Nato nel 2018 a Milano, il protocollo Zeus ha dimostrato una grande efficacia perché le recidive, da parte di coloro che hanno iniziato un percorso trattamentale, sono diminuite di oltre il 50%", ha posto in evidenza il primo dirigente della polizia anticrimine Daniel Segre.

Tra i partner coinvolti anche il Comune di Sondrio con la presenza del vicesindaco Barbara Dell'Erba alla firma del protocollo. "Come Comune di Sondrio siamo ente capo fila della rete provinciale antiviolenza, che comprende di 26 soggetti del territorio. Questo protocollo è un risultato importantissimo per la nostra rete provinciale perchè, oltre al centro antiviolenza 'Il coraggio di Frida', che tutti i giorni accoglie donne maltrattate, finalmente c'è, anche sul nostro territorio, un servizio che ha finalità preventive", ha concluso Barbara Negri dell'Ufficio di Piano di Sondrio, responsabile della rete antiviolenza.

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