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"Basta strade sui sentieri", sit-in di protesta in Valgerola contro la ciclovia

Sabato 14 ottobre la manifestazione "Ribelliamoci Alpeggio!": "Non siamo contrari alla manutenzione dei sentieri, ma narrazioni su decoro e inclusività celano ciò che guida questi progetti: l’interesse economico delle nuove forme di turismo"

Un sit-in di protesta in Valgerola contro la costruzione della ciclovia dell'Alpe di Trona. Ad organizzarlo, per la giornata di sabato 14 ottobre, un "gruppo spontaneo di persone preoccupato per la devastazione in corso nell’esecuzione di un discutibile intervento di manutenzione straordinaria promosso dagli Enti Locali". L'occasione è "Ribelliamoci Alpeggio!", giornata di mobilitazione diffusa contro progetti ritenuti nocivi e inutili in montagna, promossa durante il World Congress for Climate Justice di Milano.

"Non siamo contrari alla manutenzione dei sentieri, ma al fatto che questa avvenga con escavatori ed esplosivi, che snaturano in modo irreversibile le caratteristiche ambientali e storiche di sentieri e mulattiere. La costruzione di ciclovie alpine, così come quella di nuovi impianti di risalita e di ogni opera che vuole sfruttare il territorio trasformando la montagna in un parco giochi per umani, si fonda sulla pretesa di poter arrivare ovunque e sempre, incuranti dei propri limiti. Narrazioni su decoro e inclusività tentano di celare che ciò che guida questi progetti è spesso unicamente l’interesse economico legato alle nuove forme di turismo" spiegano i promotori, legati alla centenaria Associazione Proletari Escursionisti di Milano.

L'appuntamento di protesta è alle ore 14 nel punto raggiunto dall'escavatore in azione tra l'Alpe di Trona e il lago di Trona, "in direzione dell’incontaminata oasi del lago Zancone, il più bel lago naturale del Parco delle Orobie Valtellinesi". "Vogliamo sostenere che per noi la priorità è un’altra: la tutela del territorio. Vogliamo avere cura degli spazi che attraversiamo e viviamo. Per riflettere su quello che succede diffusamente sulle nostre montagne; per prendere posizione contro la costruzione di ciclovie nelle aree protette ed altri interventi devastanti; per la conservazione del comune patrimonio naturalistico ed escursionistico. Per rompere il silenzio e sostenere un turismo consapevole, sostenibile e in sintonia con il territorio", spiegano gli organizzatori.

protesta ciclovia Gerola-2

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