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Visione a lungo termine

La provincia di Sondrio nel 2034? Si costruisce con il progetto "#Dieci"

A promuoverlo l'amministrazione provinciale con la Società economica valtellinese e Nativa

Costruire una visione condivisa che vada oltre le Olimpiadi 2026, definire sfide e opportunità per il territorio, realizzare insieme un lascito positivo per le generazioni future, ridare fiducia e speranza a chi decide di vivere, lavorare e mantenere vitali le comunità locali. Questi in sintesi gli obiettivi del progetto “#Dieci: La Provincia di Sondrio 2034” voluto dall’amministrazione provinciale di Sondrio in stretta collaborazione con la Società Economica Valtellinese (SEV) e NATIVA - Regenerative Design Company, partner operativo dell’iniziativa.

All’incontro ha preso parte un gruppo di figure chiave della comunità, tra quelle invitate, che saranno chiamate, grazie al loro contributo, a definire le dimensioni di una sfida che possa accompagnare il nostro territorio a disegnare il proprio futuro con maggior consapevolezza. “Una visione condivisa, obiettivi chiari e una strategia operativa incentrata su sussidiarietà, solidarietà e sostenibilità sono le tre fasi di questo progetto molto ambizioso - ha spiegato il presidente della Provincia, Davide Menegola - l’esito positivo del quale dipende non solo dalle istituzioni e dalle diverse categorie economiche e sociali, ma da ogni singolo cittadino chiamato ad interrogarsi sul futuro della propria terra”.

Le Olimpiadi 2026 rappresentando in tal senso un’opportunità irripetibile e allo stesso tempo un catalizzatore per la creazione di valore - economico, ambientale e sociale - durevole e con un orizzonte temporale che dovrà essere almeno decennale perché possa adattarsi ai continui e repentini cambiamenti di contesto a livello globale. E proprio l’ascolto, ciò che NATIVA definisce un approccio alla “collaborazione estrema” fra le parti, diventa un ingrediente fondamentale perché le attività umane e i sistemi naturali possano coesistere virtuosamente. La sostenibilità - economica, ambientale e sociale - è quindi un tema imprescindibile. In questa fase, dunque, è fondamentale capire come si colloca la provincia di Sondrio nel mondo e in particolare nel contesto delle aree alpine, analizzandone la situazione interna, per poi definire i possibili scenari di sviluppo e i relativi obiettivi da perseguire con azioni mirate e concrete.

Far convergere l’interesse comune e quello individuale, ridurre la frammentazione sociale, unificare la comunicazione delle iniziative, generare maggior consapevolezza, definire obiettivi a breve, medio e lungo termine, sostenere le filiere produttive locali, lavorare ad una governance ottimizzata e ad una comunicazione efficace, investire in una rete di infrastrutture moderna e non impattante così come in efficaci politiche di welfare territoriale, incentivare una crescita demografica sostanziale in grado modificare dati oggi molto preoccupanti, sostenere una conoscenza accessibile per una partecipazione attiva al cambiamento: questi i temi che rappresentano una prima sintesi di quanto emerso durante il dibattito.

“Il punto di partenza - ha sottolineato il presidente di SEV, Benedetto Abbiati - è la consapevolezza che in Valtellina non tutto vada bene. Tra due anni “il treno” delle Olimpiadi sarà passato e non ce ne sarà un altro, né per la nostra generazione, né per quella dei nostri figli”. “Se siamo qui oggi è perché qualcuno ha pensato a che tipo di futuro voleva creare per noi. Ora è il nostro turno per pensare a come agire da buoni antenati - ha ribadito Eric Ezechieli, co-fondatore di NATIVA - attraverso modelli e strumenti adeguati alla complessità del tempo che stiamo vivendo. Il progetto #Dieci vuole contribuire a rinnovare una responsabilità condivisa verso il futuro della comunità valtellinese, per capire insieme cosa si vuole mantenere e valorizzare dal passato e su questa base immaginare e progettare un futuro di cui essere fieri”.

Essere attori o spettatori della trasformazione è un interrogativo che non chiama in causa solo chi amministra e gestisce la cosa pubblica, ma ogni singolo individuo. “Non vi è contributo che non sia valido e degno di attenzione e analisi - ha concluso il presidente Menegola - e la Provincia proporrà una serie di iniziative perché tutti possano essere consapevoli del fatto di poter avere un ruolo attivo nella costruzione della provincia di Sondrio del 2034”.  

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