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L'avvicendamento

Il Parco delle Orobie valtellinesi ha un nuovo direttore

Massimo Merati è il successore di Claudio La Ragione

L'inizio dell'estate ha segnato l'avvicendamento alla direzione del Parco delle Orobie Valtellinesi: a Claudio La Ragione, alla guida dell'ente per vent'anni, che ha maturato l'età della pensione, è subentrato Massimo Merati, dottore forestale, con una lunga esperienza nel settore, entrato in servizio all'inizio di luglio. 

"Ringraziamo il direttore uscente per l'impegno profuso, per la passione e la dedizione che hanno contraddistinto il suo lavoro - è il commento del presidente Doriano Codega -. Grazie a lui, l'Ente Parco ha intrapreso un percorso di crescita che lo ha posto all'attenzione fra le tante aree protette dell'arco alpino. La sua grande sensibilità lo ha avvicinato al mondo dei diversamente abili e a lui si deve l'introduzione della prima joelette, quindici anni fa, per consentire alle persone con disabilità di fruire la montagna. Conoscendo il suo amore per la natura, sono certo che continuerà a fornire un contributo importante nella veste di escursionista".

"Diamo il benvenuto al nuovo direttore - conclude il presidente Codega -, che è stato scelto tra la rosa di venti candidati che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblico. Il suo è stato giudicato il profilo ideale, a coniugare esperienza e competenza, e sono certo che sarà in grado di accompagnare il Parco nel processo di trasformazione intrapreso, dirigendo un gruppo che si infoltirà con l'ingresso di due nuovi esperti, uno per gli aspetti forestali e l'altro per quelli naturalistici".

Il nuovo direttore

Merati, dottore forestale, iscritto all'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali da oltre 25 anni, ha maturato una specifica esperienza nella selvicoltura in aree protette quale consulente di numerosi parchi regionali. Ha collaborato nella stesura dei Piani di indirizzo forestali di diversi enti, tra cui le Comunità Montane Valtellina di Morbegno e Valle Brembana, le Province di Bergamo e Como, il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Cuore. È uno dei componenti del gruppo di professionisti incaricati da Regione Lombardia per l'aggiornamento dei Piani di indirizzo forestali nelle province di Varese, Como, Lecco, Monza, Bergamo e Brescia. Ha diretto Consorzi forestali pubblici e privati e, per quindici anni, ha ricoperto il ruolo di direttore di un Parco locale in Brianza che interessa 24 Comuni, su 4400 ettari e con oltre 200 mila abitanti. È dipendente della Comunità Montana Valle Brembana, per la quale si occupa prevalentemente di pianificazione forestale, gestione dei contributi in ambito selvicolturale e viabilità forestale.

"Per prima cosa vorrei ringraziare il presidente Doriano Codega e il Consiglio di gestione del Parco per la fiducia accordatami - afferma il neo direttore Merati -. È per me un onore poter dirigere un'area protetta così importante nel panorama alpino regionale e non solo. In queste prime settimane ho avuto modo di apprezzare la professionalità e soprattutto l'entusiasmo che anima il personale dipendente e i collaboratori. Ritengo il capitale umano il primo, imprescindibile elemento di una pubblica amministrazione efficiente ed efficace, sono le persone che fanno andare avanti le cose. Ma sono altrettanto convinto che un Ente complesso come il Parco non possa esimersi dal tenere aperti tutti i canali di comunicazione con il territorio, con gli enti soci e con i Comuni, ma anche con quella che una volta veniva chiamata “società civile” che anima il nostro territorio".

"Vorrei porgere un sentito ringraziamento a chi mi ha preceduto nella direzione del Parco - conclude Merati - per il lavoro fin qui sviluppato e che per me costituisce una solida base di partenza".

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