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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sanità, è nato il Movimento popolare "Rinascita Morelli autonomo"

"Per l'ospedale di Sondalo il futuro è un'azienda autonoma, lontana da Asst Valtellina e Alto Lario". Trabucchi, Pradella e Marchica tornano alla carica e rilanciano. La nuova iniziativa

"Promuovere ogni azione utile e/o necessaria per sostenere il rilancio dell’Ospedale “E. Morelli” di Sondalo, come Presidio ospedaliero di rilevanza nazionale ed internazionale nonché come struttura imprescindibile nell’ambito della Provincia di Sondrio per una concreta ed efficace offerta sanitaria a favore della popolazione locale, residente in un territorio interamente montano ed a forte vocazione turistica, oltre che promuovere ogni iniziativa utile e/o necessaria per la sollecita istituzione, tramite l’intervento legislativo di Regione Lombardia (Ente competente), dell'Azienda Ospedaliera "E. Morelli" di Sondalo, Azienda pubblica ed autonoma".

È con questi obiettivi che nei giorni scorsi in Alta Valtellina si è costituito ufficialmente il movimento popolare "Rinascita Morelli autonomo", promosso da Gerlando Marchica (vicepresidente), Giuliano Pradella (segretario) e Ezio Trabucchi (presidente e tesoriere). Un movimento popolare "insindacabilmente apolitico e apartitico" con "struttura e contenuti democratici".

Rincuorare ed incoraggiare, con la volontà di "riaccendere" una forte mobilitazione popolare sul tema (o problema) del Morelli e della sanità di montagna, partendo da quel 9 agosto 2020 quando a Sondalo, in una manifestazione partecipata, circa 4mila persone "scesero in piazza" per chiedere a Regione Lombardia un ripensamento sulle sorti dell'ospedale dell'Alta Valle.

"Dopo quella manifestazione sono subentrati, nei mesi successivi, sentimenti di sfiducia, scoramento e stanchezza: questo per una serie di ragioni. Innanzitutto il Morelli non è ancora l’ospedale che vogliamo, quello che era prima del covid. Non è ancora adeguato alle esigenze della popolazione locale (76 mila persone), alle esigenze di una presenza e frequentazione turistica (3 milioni di persone all’anno), non è adeguato per un territorio complesso e delicato, verrebbe da dire fragile" hanno commentato i promotori.

"Regione Lombardia e la nostra Asst non hanno danno impulso deciso al ripristino del Morelli nella status quo ante covid-19, non mantenendo alle promesse fatte ai sindaci dell’Alta Valle e alla popolazione e non ottemperando pienamente alle mozioni approvate dal Consiglio regionale; atteggiamento colposo o doloso? Senza dimenticare la divisione tra istituzioni e sindaci della nostra provincia sul tema della sanità di Montagna" si chiedono provocatoriamente da Sondalo.

Le richieste

Precise le richieste del neo costituito movimento. "Il Morelli deve tornare l’ospedale di prima (DEA 2° livello)" con un Pronto soccorso adeguato, l'Unità spinale unipolare, un padiglione autonomo per la gestione dei casi di covid-19, solo per citare gli interventi ritenuti prioritari.

Per uscire dalla “palude” per il movimento è necessaria un'azienda ospedaliera pubblica ed autonoma per il Morelli. Lo strumento giusto, pensato a suo tempo da Luigi Mescia, è una fondazione di partecipazione pubblico-privata, che sia autonoma nella gestione da Asst Valtellina e Alto Lario.

Infine un appello alle Istituzioni locali affinchè ci possa essere distinzione di ruoli, competenze e responsabilità. "Da parte nostra confronto e pieno sostegno alle Istituzioni locali ma ci dicano in che direzione vogliono andare: vogliono l’Azienda ospedaliera pubblica ed autonoma del Morelli?" si sono chiesti Trabucchi, Predella e Marchica rifiutando una visione "Sondriocentrica" della sanità provinciale.

Nelle prossime settimane verrà organizzato un incontro pubblico, "per un'azione determinata e costante, senza avere il 'capello tra le mani' ed un atteggiamento remissivo".

Ospedale Morelli, sindaci uniti verso l’autonomia

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