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"Segnalateci la malasanità", la richiesta del PD

I Dem della Lombardia lanciano la mobilitazione "Con la salute non si scherza". Come segnalare

"Con la salute non si scherza". Un sito internet per denunciare la malagestione della sanità lombarda. Lo lancia il Gruppo regionale del Pd che da anni di denunce contro "le storture prodotte dalle riforme sanitarie volute dal centrodestra, e che culminerà nella presentazione di una legge di iniziativa popolare proprio per puntare a rivedere completamente il sistema sanitario lombardo".

“La nostra piattaforma, che è di fatto una mobilitazione, si chiama ‘con la salute non si scherza’ perché siamo molto preoccupati per lo stato in cui si trova la sanità lombarda. E d’altra parte proprio l’assessore Bertolaso ha parlato, in consiglio regionale, sollecitato da noi, di ‘anarchia’ – spiega  il capogruppo Pierfrancesco Majorino – È una diagnosi che condividiamo, ma riteniamo anche che sia rimasta senza una risposta adeguata da parte della Giunta, che, anzi, è immobile. Ed è preoccupante a maggior ragione dopo aver letto quanto detto dal presidente Fontana, che manifesta la sua inquietudine per le condizioni della nostra sanità. Eppure, di fronte a ciò la sua Giunta non fa nulla. Per questo abbiamo dato il via alla più grande campagna mai fatta in Lombardia di denuncia di quello che accade nel sistema sanitario regionale”. 

“La sanità in Lombardia non funziona - dichiara il segretario provinciale del Pd Michele Iannotti - c’è bisogno quanto prima di un cambio di passo con risposte rapide e concrete. Abbiamo un sistema sanitario regionale che sta collassando, lo vediamo anche nella nostra provincia dove migliaia di cittadini sono costretti a metter mano al portafoglio, rivolgendosi al privato, per vedersi garantire, in tempi certi, le prestazioni sanitarie necessarie; per non parlare di chi non avendo la possibilità di pagare rinuncia a curarsi. Ci sono liste di attesa infinite nei nostri ospedali dove si aspettano mesi, se non anni, per una visita, un esame o un intervento chirurgico. Tutto questo non è più tollerabile.” 

Per gli esponenti dem, a questo punto, ci sono due strade che la Regione può percorrere: “Proseguire sul piano dell’immobilismo, e noi allora moltiplicheremo le nostre azioni e iniziative dentro e fuori dal consiglio; oppure, essere disponibile a un cambiamento radicale. Quindi, il centrodestra viene in Aula e ritira la riforma sanitaria per riscriverla completamente, coinvolgendo non solo le opposizioni, ma tutto il mondo sanitario, i suoi professionisti, il terzo settore, le università. Ma se si insiste sulla prima strada, avremo sempre più tempi di attesa molto lunghi, carenza di medici di base, case di comunità lasciate a metà, scarsezza di posti nelle Rsa o un’assistenza domiciliare inesistente”.

Non solo un giudizio politico negativo da parte dell’opposizione, dunque, ma la denuncia di “quello che vivono quotidianamente donne e uomini della Lombardia avendo a che fare con  un sistema crollato sulle proprie gambe, ai quali oggi chiediamo di aiutarci, segnalarci i problemi, ciò che non funziona nella malagestione complessiva della sanità”, aggiungono Majorino e Iannotti.

Le segnalazioni

Ma come funzioneranno il sito e la campagna? “Si tratta di una raccolta di segnalazioni molto semplice: ci si registra, si indica la provincia di appartenenza, si segnala il grave disservizio con cui si è venuti a contatto. A partire dai tempi di attesa, che dimostrano come ormai si cura meglio chi ha più soldi in tasca. Poi c’è il tema della carenza di medici di base, sempre più grave, per il quale è evidente che ci sono iniziative che possono essere prese a livello nazionale, ma anche a livello regionale, e non sono state prese. Ricordo, continua Majorino, che per ogni tema abbiamo le nostre proposte presentate da tempo”. 

Un altro punto fondamentale della mobilitazione del Pd lombardo sono le case di riposo: “Abbiamo sempre più anziani con problemi di non autosufficienza e per contro mancano posti letto in Rsa, senza contare quel che costano. Anche in questo caso, o sei benestante o la retta non riesci a pagartela. È un tema che sta diventando progressivamente sempre più grave e l’investimento è fermo da più di 30 anni alla stessa percentuale di risorse”, ricordano il capogruppo e il segretario provinciale del Pd.

E poi, aggiungono Majorino e Iannotti, le case di comunità: “Il traguardo del 2026 si sta avvicinando, ma per ora sono stati solo cambiati i nomi sui cartelli, senza servizi, senza una loro integrazione”. Infine, l’assistenza domiciliare: “Siamo la maglia nera d’Italia per numero di persone raggiunte a casa propria dall’Adi. Eppure, è fondamentale curare il paziente al domicilio. Anche su questo dobbiamo cambiare radicalmente rotta”.

Dal sito, (www.conlasalutenonsischerza.itquesti i problemi su cui il Pd chiede di effettuare le segnalazioni:

  • Visite o esami diagnostici, tempi di attesa troppo lunghi o impossibilità a prenotare
  • Visite o esami diagnostici, costo troppo elevato
  • Difficoltà a ottenere una cura prescritta dal medico
  • Medico di base, difficoltà ad averne uno
  • Medico di base, difficoltà ad essere ricevuti o altre problematiche
  • Medico di base, troppo lontano/non raggiungibile con i mezzi
  • RSA (Casa di Riposo), difficoltà a trovare posto
  • RSA (Casa di Riposo), costi troppo elevati
  • RSA (Casa di Riposo), problemi con la qualità del servizio
  • Case di comunità, assenza, servizi mancanti o disservizi riscontrati
  • Assistenza domiciliare, difficoltà ad ottenerla o altri problemi

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