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Domenica, 28 Aprile 2024
Non si placa il confronto

Manifesti anti-gender: "La Valtellina e la Valchiavenna stanno da un'altra parte"

L'appello firmato da un centinaio tra associazioni e persone

Da un lato i promotori dell'iniziativa, l'associazione Provita&Famiglia, che sostengono che la loro sia una battaglia di civiltà; dall'altro varie associazioni e un gruppo di un'ottantina di cittadini che, invece, la pensano in maniera diametralmente opposta e che vogliono sottolineare come il messaggio diffuso dai manifesti anti-gender affissi in varie città, sia contrario al modo di pensare e sentire di molti in Valtellina e Valchiavenna e non rappresenti certo l'idea della maggioranza.

Ecco, dunque, che proprio queste associazioni (Valtellina Arcobaleno, Agedo Como-Lecco associazione di genitori di ragazz* LGBTQ+, Amnesty International, Il Gabbiano Odv, Associazione Con-Tatto Aps, Archivio 68 Sondrio, Cgil Sondrio, Il coraggio di Frida Centro antiviolenza, Famiglie Arcobaleno Lombardia, Perestrojka e Unione degli studenti Valtellina) e diversi cittadini, di varie età e impieghi professionali, hanno sottoscritto un appello contro i manifesti stessi denominato "La Valtellina e la Valchiavenna stanno da un'altra parte".

"Di fronte ai manifesti che un’associazione sta diffondendo sul nostro territorio vogliamo con forza ribadire che questi non rappresentano ciò che noi siamo. Nelle nostre valli siamo rispettosi di ogni persona e non amiamo che qualcuno cerchi di negare l’esistenza di altri, considerati, diversi da loro - così esordisce l'appello -. In Valtellina e Valchiavenna, crediamo sia un valore non usare immagini di bambini per sfruttarli per una propaganda ideologica. In Valtellina e Valchiavenna, è assurdo che qualcuno voglia far credere che nelle nostre scuole ci siano persone che impongono ideologie o vogliono manipolare i nostri figli e le nostre figlie. Noi crediamo nel valore dell’educazione ed abbiamo fiducia di chi a scuola insegna ed ha cura dell’istruzione, ne rispettiamo la competenza e vogliamo salvaguardare la loro autonomia".

"Nelle nostre valli crediamo che le diversità siano un valore e che vadano rispettate e salvaguardate. Crediamo che ogni libertà di pensiero va salvaguardata e garantita purché sia rispettosa di tuttə. Abbiamo però anche la consapevolezza che la mia libertà di espressione non è illimitata quando attacca, offende, nega la libertà degli altri. Il rispetto per tuttə è ancora un valore per noi e nessun manifesto deve violare la possibilità di ogni persona di essere se stessa - continuano i promotori dell'appello -. Fra i nostri monti abbiamo creato rifugi per accogliere tuttə e nessuno sta alla porta, nessuno fa selezione all’ingresso, tutti trovano ristoro per poter poi conquistare la loro vetta. Nelle nostre valli se qualcuno si sente offeso per qualcosa che abbiamo fatto o detto, non indaghiamo solo con i nostri criteri ma ci piace innanzitutto chiedere scusa e stare al suo fianco, mettendoci anche in discussione perché tutti possano avere la possibilità di camminare con noi. Questo è il nostro territorio, questi sono i nostri valori, questo vuole essere, sempre in ogni momento, il nostro stile di vita. Ci impegneremo come cittadine e cittadini, ci piacerebbe che anche le istituzioni facessero lo stesso".

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