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Domenica, 28 Aprile 2024
Opera che fa già discutere / Valfurva

Iniziati i lavori per le tubature al lago Bianco al Passo del Gavia

Serviranno a prelevare dal bacino l'acqua che poi servirà per alimentare i cannoni per l'innevamento artificiale delle piste di Santa Caterina Valfurva, ma c'è chi critica fortemente quest'opera

Sono iniziati i lavori di posa delle tubature che preleveranno l’acqua dal Lago Bianco al Passo di Gavia, situato, tra l'altro all'interno del territorio compreso nel Parco naturale dello Stelvio. Un'opera, dunque, che servirà a garantire la possibilità di sciare durante la stagione invernale, ma che già sta facendo discutere per il suo impatto ambientale.

Tra le voci critiche, quella di Luca Rota, che in un lungo post su Facebook, ha attaccato duramente l'industria dello sci: "Questo è un crimine ambientale, ne più ne meno. E la gran parte della gente, compresi gli abitanti di quella zona, pare proprio che se ne resti zitta e dunque ne diventi complice" - così il post su Facebook.

"Montagna, sta zitta! Cosa vuoi, cosa pretendi, tu e il tuo inutile paesaggio? Come ti permetti, attraverso la voce e le azioni dei tuoi “appassionati”, di dare contro a me, dominatrice assoluta e indiscutibile delle terre alte? - così ancora il post di Rota che finge provocatoriamente di impersonare l'industria dello sci - A me, sì: io sono l’industria dello sci! Io tutto posso e tutto metto al mio servizio sui monti, anche un lago alpino all’interno di un parco nazionale. Voi lo credete bello, prezioso, importante? Be’, sappiate che per me fa schifo e non vale nulla. Me ne frego che sia in un’area tutelata, non mi interessa della bellezza del paesaggio intorno o che lì ci sia una rarissima tundra alpina: i miei cannoni per sparare la neve artificiale chiedono acqua e io l’acqua gliela fornisco, mando ruspe a scavare, piazzo tubi e pozzetti, prelevo tutta l’acqua che mi serve per innevare le mie piste, quanto e come voglio. Nessuno più dire e fare nulla contro: io comando e domino politici di ogni ordine e grado, funzionari del parco nazionale, amministratori pubblici. Di me la gente comune ha paura, così la rendo indifferente, menefreghista e complice del mio dominio! Io posso distruggere ogni cosa per dare alle mie piste da sci ciò che occorre loro. Chiunque altro deve solo credere, obbedire e combattere le montagne e chi le difende per far trionfare il mio dominio. Conto solo io che sono l’industria dello sci, il resto non conta nulla. Dunque sta zitta, montagna, e sii sottomessa al mio volere assoluto!"

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