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Martedì, 19 Marzo 2024
emergenza

In Lombardia verrà dichiarato lo stato di crisi idrica regionale

La situazione è grave. Complessivamente il manto nevoso, gli invasi idroelettrici montani e i volumi accumulati nei grandi laghi regolati sono complessivamente inferiori al 50% rispetto alla media 2006-2020

Oggi al “Tavolo regionale per la crisi idrica”, riconvocato dopo la prima seduta del 31 marzo per fare il punto sulla situazione delle risorse idriche in Lombardia, è stato annunciato l’imminente provvedimento di giunta con il quale verrà dichiarato lo stato di crisi idrica regionale e si disciplinerà l’applicazione “ragionata” delle deroghe al deflusso minimo vitale sia sulle aste fluviali di Adda e Oglio sia sugli altri sottobacini idrografici del territorio regionale. Saranno applicate misure finalizzate al contenimento dei prelievi ed al risparmio idrico. La delibera avrà come finalità anche quella di semplificare e velocizzare il rilascio delle deroghe provenienti dai singoli soggetti.
 
Sulla base del monitoraggio condotto in queste settimane, sia a livello regionale sia a livello di Osservatorio del Distretto idrografico del fiume Po, si è confermata la persistenza di una situazione di “severità idrica media” (arancione) su tutto il territorio regionale. Sulla base dei dati resi disponibili da ARPA Lombardia, è inoltre confermata una situazione delle scorte idriche con un significativo deficit rispetto ai dati medi del periodo. Complessivamente il manto nevoso, gli invasi idroelettrici montani e i volumi accumulati nei grandi laghi regolati sono complessivamente inferiori al 50% rispetto alla media di riferimento (2006-2020).

Le previsioni metereologiche a breve e medio termine indicano un rapido passaggio di una perturbazione nella parte alpina e prealpina della Lombardia che si esaurirà entro questa settimana e che per fortuna dovrebbe comunque contribuire ad alleviare la situazione di deficit senza tuttavia incidere significativamente sulla mancanza di risorse.
 
Dopo l’incontro del 31 marzo, in raccordo con l’Osservatorio Distrettuale del fiume Po, Regione Lombardia ha adottato una specifica deliberazione che ha consentito relativamente ai bacini idrografici dell’Adda e dell’Oglio di attivare la deroga parziale al deflusso minimo vitale (DMV).

Irrigazione in primis

“A fronte dell’operazione di utilizzo della deroga del DMV per invasare acqua nei principali laghi (nello specifico Lago d’Iseo e Lago di Como) - spiega l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori - abbiamo ora sufficiente risorsa per iniziare l’irrigazione. La collaborazione tra i componenti del tavolo, consorzi di irrigazione e bonifica, associazioni agricole e Regione, è stata proficua. Gli agricoltori hanno accettato di posticipare la semina in attesa si invasare acqua sufficiente per avviare l’irrigazione”.

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Il “Tavolo regionale per la crisi idrica”

“Oggi a consuntivo – continua Sertori - possiamo dire che posticipare la semina e utilizzare la deroga al DMV per invasare i laghi, ci ha messo in condizioni per i prossimi 10/15 giorni di poter erogare in quasi tutti i comprensori i volumi d’acqua necessari al comparto agricolo. Questo nonostante la scarsità di piogge. Allo stesso modo la collaborazione di tutte le parti fin qui manifestata deve permanere per affrontare da domani in avanti una crisi idrica che non è certo terminata. Continua in ogni caso il monitoraggio di Regione Lombardia sulla situazione delle riserve idriche e livelli dei laghi. Considerata la situazione rimane indispensabile un monitoraggio costante della crisi in corso. La Regione si riserva infine di valutare anche le criticità relative all’uso potabile dell’acqua. Stiamo monitorando con attenzione la situazione - conclude l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni - e confermo che la Giunta Regionale assumerà tutte le decisioni possibili nella direzione di alleviare la difficile situazione del comparto irriguo pur sempre nel rispetto della tutela dell’ambiente”.
 
“Un provvedimento urgente per affrontare una situazione critica che sta mettendo a rischio i raccolti e la tenuta delle aziende agricole. Abbiamo studiato un documento che possa coniugare le diverse esigenze, partendo però dalla necessità di produrre cibo. Ci sono difficoltà congiunturali per il settore primario, dovute anche a rincari energetici e all’incertezza internazionale, e la Regione vuole mettere in campo tutti gli strumenti possibili per aiutare le aziende a superarle” ha aggiunto Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi. “È stata data particolare attenzione all’asta del Chiese: il tavolo ha condiviso la richiesta del consorzio di bonifica di procedere con le richieste propedeutiche alla modifica dei livelli in aumento e riduzione della capacità di invaso”.

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