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Attualità Montagna in Valtellina

Cavalcavia del Trippi, il Comune di Montagna pronto ad opporsi

Il sindaco Barbara Baldini agirà contro la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente e invita i suoi concittadini a sostenere la decisione

Il sindaco di Montagna in Valtellina, Barbara Baldini, è pronta ad agire contro la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per la realizzazione del cavalcavia del Trippi lungo la tangenziale Sud di Sondrio. È lei stessa ad annunciarlo: "La costruzione di questa sopraelevata, oltre ad essere molto impattante dal punto di vista ambientale, non risolve realmente il problema alla radice. Noi amministratori di Montagna in Valtellina da anni sosteniamo la necessità di soluzioni condivise con tutti i portatori di interesse coinvolti e che, soprattutto, diano risposte a lungo termine, e non esclusivamente legate a un evento sportivo". Una posizione chiara che va ad affiancarsi a quella dei cittadini che, nei giorni scorsi, avevano lanciato una raccolta firme.

Le dichiarazioni del sindaco seguono anni di preoccupazioni e richieste di trasparenza in merito al progetto. Il parere negativo è suffragato dalle relazioni di tecnici e consulenti del Comune che evidenziano la gravità dell’incidenza del progetto dal punto di vista idraulico e ambientale. "La costruzione della tangenziale trent'anni fa si è conclusa con la sventurata scelta di terminarla su un passaggio a livello", e ora, di fronte alla proposta di una sopraelevata di 251 metri, il primo cittadino esprime dubbi sulla validità di tale soluzione, sia in termini di impatto ambientale, sia di criticità sulla sicurezza stradale e l’incidenza negativa sulle aree residenziali e su diverse attività produttive.

Spesso Barbara Baldini, nel tempo, aveva evidenziato la mancanza di accesso a documenti dettagliati e di una reale condivisione con la comunità locale. "Abbiamo chiesto spiegazioni fin dal novembre 2019 dopo aver appreso la notizia dai giornali. Non possiamo accettare una 'bretella volante' come unica soluzione, senza alternative e senza coinvolgimento effettivo della comunità", ha aggiunto il sindaco stigmatizzando, una volta di più, la mancanza di condivisione e coinvolgimento da parte della Committenza (l’opera è tra quelle commissariate in funzione delle Olimpiadi invernali del 2026) e di Anas nel processo decisionale.

Dubbi idraulici

"Il costo inizialmente stimato dell'opera era di 17 milioni di euro, poi si è parlato di oltre 50 milioni e ora si parla di 30, ma al di là del costo ci si chiede se l'investimento rifletta realmente i benefici a lungo termine per la comunità, e se un’opera che presenta serie criticità idrauliche, non sia in contrasto con i contenuti della Deliberazione della Corte dei Conti 17/2019/G, con la quale si mettono in guardia le amministrazioni pubbliche dal realizzare piani e progetti che producano spese sul capitolo del dissesto idrogeologico" evidenzia Barbara Baldini la quale con decisione invita ora la comunità di Montagna in Valtellina a sostenere la sua decisione di rifiutare la procedura di VIA. "Siamo pronti a esplorare alternative più sostenibili e a lavorare insieme per garantire un futuro migliore per il nostro territorio. Non possiamo permettere che decisioni impattanti siano prese senza il coinvolgimento diretto di chi vive e lavora qui".

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