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Treni in ritardo, Trenord aumenta i rimborsi

Regione Lombardia recepisce una delibera dell'autorità di regolazione dei trasporti. Cosa cambia

Rimborsi su. Regione Lombardia ha aumentato l'indennizzo dal 10 al 30%, destinato ai viaggiatori dei treni Trenord titolari di abbonamento mensile o annuale. Dal 1° aprile, infatti, cambiano le modalità per ricevere il rimborso, come previsto da una delibera approvata lunedì dalla giunta regionale su proposta dell'assessore ai Trasporti, Franco Lucente. 

"La misura rappresenta la concreta risposta di regione al passaggio dal vecchio 'bonus' alla modalità di rimborso stabilita dall'autorità di regolazione dei trasporti con la delibera n.106/2018. Con la delibera Regione allinea percentualmente l'indennizzo a quanto previsto dal vecchio bonus per gli abbonamenti mensili, 30%, estendendo la stessa percentuale anche agli abbonamenti annuali, in precedenza al 10%", ha spiegato il Pirellone in una nota.  

Quando spetta il rimborso 

L'indennizzo, come previsto dalla delibera, è calcolato sull'andamento mensile di ogni singola direttrice e viene riconosciuto, su richiesta dell'abbonato, quando la somma delle corse soppresse e di quelle che hanno accumulato più di 15 minuti di ritardo, sia pari o superiore al 10% dei treni programmati. "La norma nel prevedere la necessità di richiesta dell'abbonato reindirizza la misura compensativa del disagio a chi effettivamente lo ha subito, diversamente da quanto accadeva con il bonus", ha sottolineato la regione.

La stessa amministrazione ha poi rimarcato che "assumere la delibera entro la fine di marzo consente all'utenza di vedersi riconosciuto un indennizzo pari al 30% già a valere dal mese di gennaio 2024, in continuità di fatto con l'ultimo bonus previsto dal vecchio contratto e riconosciuto a marzo 2024 con riferimento ai parametri del mese di dicembre 2023. Il rimborso si può richiedere o attraverso il form on line sul sito di Trenord o nelle biglietterie fisiche, oltre che via mail e posta, anche se l'assessorato ha fatto sapere di essere "impegnato a individuare misure utili a semplificare il meccanismo applicativo a favore dell'utente", che ha un anno per richiedere l'indennizzo.

"L'aumento dell'indennizzo - ha dichiarato l'assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente - rappresenta un segnale concreto della nostra attenzione alle esigenze dei viaggiatori. Tra l'altro, abbiamo deciso di aumentare la somma dell'indennizzo dal 10% al 30%, proprio per venire incontro ai viaggiatori alle prese con i disagi causati dai ritardi dei treni. L'obiettivo è migliorare la qualità del servizio ferroviario in Lombardia e incentivare l'utilizzo del treno come mezzo di trasporto sicuro, efficiente e sostenibile. Con i comitati dei pendolari ci siamo già confrontati su questo punto". 

"È utile - ha aggiunto Lucente - evidenziare un dato: i treni sono puntuali entro i 5 minuti di ritardo all'82%, all'88% entro i 7 minuti, al 97% entro i 15 minuti. I ritardi sono imputabili per il 42% a cause esterne, a esempio maltempo, persone sui binari, incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello. Poi, per il 24% a carenze nel materiale rotabile, per 14% alla gestione dei treni, per il 7% a mancanza di materiali".

"Con l'aumento dell'indennizzo - ha concluso l'assessore - ci aspettiamo anche una maggiore attenzione da parte di Trenord al rispetto degli orari e alla puntualità dei treni. Regione Lombardia continuerà a monitorare la situazione e a vigilare sul rispetto dei diritti dei viaggiatori".

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